«Non perdere il valore delle Terre del Seprio»

«Non abbiamo risposte dall’amministrazione sul futuro delle Terre del Seprio e Medio Olona». L’allarme è lanciato dalla lista Progetto Castiglione, in seguito all’ultimo consiglio comunale dove è stata presentata un’interrogazione su come la maggioranza intenda muoversi per la costituzione del tavolo di confronto tra venti comuni della zona.
La prima pietra per costruire le Terre del Seprio nasce a Castiglione tra i sindaci dei Comuni situati lungo il corso del Fiume Olona e il territorio del Seprio, trainati dagli allora sindaci Giorgio Volpi di Olgiate Olona e Giuseppe Battaini di Castiglione, primo cittadino fino al 6 Giugno 2009, oggi Capo gruppo della lista civica Progetto Caatiglione. Dopo una serie di confronti e riunioni i Sindaci decisero di illustrare tale iniziativa al Presidente della Provincia Dario Galli che invitò Battaini a procedere con tutti i Sindaci nel costruire e identificare il tavolo operativo di lavoro. La firma tanto aspettata il 14 Maggio presso il municipio di Olgiate Olona, con la presenza dei 20 Sindaci e il vice Presidente della Provincia Bottini.

 

Nell’ultimo consiglio comunale Battaini e il gruppo hanno chiesto informazioni in merito all’orientamento dell’attuale amministrazione sul tavolo operativo e quali saranno le iniziative che verranno affrontate prossimamente con i comuni aderenti, avendo Castiglione il ruolo di segreteria.

«La risposta in consiglio Comunale viene letta e presentata dall’Assessore Vice Sindaco Ezio Limido dal quale il Gruppo Progetto Castiglione non si è reso soddisfatto per niente – spiegano dal Gruppo -. L’interrogazione non aveva nulla di provocatorio e nulla del voler punzecchiare la maggioranza, ma solo conoscere intendimenti e operatività. Nella risposta si legge che la maggioranza chiede addirittura informazioni al gruppo Progetto Castiglione circa le iniziative condotte dall’approvazione del consiglio comunale al giorno delle elezioni».

 

“Progetto Castiglione”risponde che «non si parla solo di parchi locali o di Expo» e ci tiene precisarne che «sono solo i parchi locali hanno fatto nascere il protocollo, ma una strategia e una visione che va oltre un parco o un orticello di casa, sottolineando che alcuni Comuni che hanno aderito non fanno parte dei parchi locali al contrario di quello che recita Limido nella risposta.

Ormai la campagna elettorale è finita, il territorio ha bisogno di risposte, l’economia del nostro territorio e della nostra provincia si può migliorare anche attraverso un protocollo d’ intesa che gli enti locali e la politica sottoscrive».