“Fermiamo la trasmissione Dog Whisperer: è pericolosa”
Appello per la sospensione del programma dell'addestratore Cesar Millan. Secondo animalisti e veterinari il metodo utilizzato è inutilmente violento e vanifica vent'anni di lavoro per diffondere una vera cultura cinofila
Voci di protesta si alzano anche in provincia di Varese contro la trasmissione "Dog Whisperer" in onda da qualche settimana su Sky. Star del programma (sul canale Nat Geo Wild) è Cesar Millan – noto addestratore di cani americano – alle prese con cani da ammansire o da "educare". Al centro delle contestazioni è il metodo usato da Millan, accusato di usare mezzi coercitivi e violenti, deleteri per l’animale e pericolosi per l’uomo.
"Un programma come "Dog Whisperer" – spiega Laura Mai, educatrice cinofila varesina – vanifica il duro lavoro degli ultimi 20 anni portato avanti da educatori, istruttori, veterinari comportamentalisti e altre categorie che si battono per diffondere invece una cultura cinofila basata sulla conoscenza e valorizzazione del cane. I metodi utilizzati in questa trasmissione sono violenti e pericolosi sia per l’uomo che per il cane che viene considerato come un robot, privo di emozioni, di cervello, incapace di pensare e che alla fine ubbidisce solo perché viene terrorizzato. Questa serie è deleteria per tutti, e pericolosa soprattutto per i bambini che potrebbero essere tentati di utilizzare questi metodi con i loro cani, con il serio rischio di scatenare reazioni aggressive".
Contro i metodi di Millan anche l’Anmvi – Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani, che chiede la sospensione del programma in quanto diseducativo e contrario ai principi del corretto rapporto uomo animale: "I metodi di Cesar Millan non sono riconosciuti dalla comunità scientifica veterinaria che disapprova le tecniche coercitive e punitive messe in atto dal dog trainer. Mentre in Italia si afferma il principio dell’educazione al corretto rapporto uomo-animale, con la mediazione sociale del medico veterinario, la TV satellitare manda in onda trasmissioni che vanificano gli sforzi fatti dalla veterinaria e dalle autorità nazionali".
Una richiesta, quella di sospensione del programma, cui si associa la Lav, Lega antivivisezione italiana: "E’ un programma diseducativo e contrario ai principi del corretto rapporto uomo animale. E non solo, questi metodi sono contrari alle indicazioni delle recenti ordinanze ministeriali. Per questo motivo chiediamo l’intervento del Sottosegretario di Stato alla Salute Francesca Martini per il messaggio diseducativo sulla gestione dell’aggressività del cane". Scende in campo anche Csen Settore Cinofilia, referente di molti istruttori ed educatori, che oltre a scrivere al ministero sta cercando di far intervenire "Striscia la notizia".
"Invito tutti ad esprimere il proprio disappunto scrivendo o telefonando alle varie associazioni dall’Enpa alla Lav, dall’Aidaa all’Oipa", conclude Laura Mai che dal suo blog "Sulle orme dei nostri cani" lancia un appello a tutti i varesini: "Scrivete anche all’onorevole Francesca Martini, al ministro Gelmini (in fondo si tratta di istruzione), al Dipartimento per le Comunicazioni. Insomma…veramente non possiamo stare a guardare. Ce lo chiedono i nostri cani; basta osservarli durante la trasmissione: le loro espressioni, le loro posture, i loro segnali per noi del settore sono chiari, forti. I cani hanno paura, sono a disagio, gli si usa violenza. Insomma, facciamolo smettere!".
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