Il liceo Tosi vuole ampliare la sua offerta formativa
L'istituto di via Grossi ha chiesto l'attivazione di due corsi sperimentali: opzione scientifico-tecnologica e indirizzo delle scienze umane
Il collegio docenti e il consiglio d’istituto del liceo scientifico Arturo Tosi hanno deliberato l’attivazione della nuova opzione scientifico-tecnologica e dell’indirizzo delle scienze umane. La delibera è stata inoltrata alla Provincia di Varese e all’Ufficio scolastico provinciale, che entro fine ottobre dovrebbero esprimere il loro parere. Se la risposta è positiva, già a partire dal prossimo anno scolastico 2010-2011 l’istituto di via Grossi accosterà al tradizionale indirizzo di ordinamento le due nuove sperimentazioni. In particolare si sono richieste due classi per il tecnologico e ben tre sezioni per le scienze umane. La decisione s’innesta nello spirito della riforma dei licei.
Gli insegnanti seguiranno appositi corsi di formazione per far fronte in modo adeguato all’innovazione.
A differenza del tradizionale liceo, l’opzione scientifico-tecnologica prevede l’eliminazione della lingua latina, l’introduzione a partire dal terzo anno di Informatica e sistemi informatici (tre ore settimanali), fisica dal primo anno (due ore nel biennio e tre nel triennio), scienze della Terra nel primo biennio (due ore), biologia solo nel triennio, chimica a partire dal primo anno (due ore nel biennio e tre nel triennio), tecnologia e disegno solo al biennio, ma con tre ore settimanali.
Restano le materie che hanno sempre scandito il curriculum dello studente dello scientifico: italiano, inglese, storia, geografia, filosofia, matematica con informatica, educazione fisica e religione.
In particolare il tecnologico è finalizzato a:
– approfondire la conoscenza di concetti, principi e teorie scientifiche e di processi tecnologici, anche attraverso esemplificazioni operative;
– valutare le tecniche e tecnologie sotto diversi profili;
– individuare le caratteristiche e l’apporto dei vari linguaggi;
– individuare il ruolo della tecnologia come mediazione fra scienza e vita quotidiana;
– non ultimo, individuare la funzione delle tecnologie informatiche nelle acquisizioni scientifiche.
Altrettanto ricco il piano di studi del liceo delle scienze umane.
Accanto a italiano, latino, inglese, storia, geografia, filosofia, matematica, scienze naturali, educazione fisica e religione si aggiunge lo studio di una seconda lingua straniera (probabilmente spagnolo, tre ore nel biennio e due nel triennio), delle scienze umane (a partire dal terzo anno per quattro ore settimanali), di fisica e storia dell’arte (dal terzo anno, due ore) e musica (nel biennio, due ore).
Gli studenti al termine del curriculum devono essere in grado di:
– conoscere i principali campi di indagine delle scienze umane e collegare, interdisciplinarmente, le competenze specifiche della ricerca pedagogica, psicologica e socio-antropologica;
– definire con criteri scientifici, in situazioni reali o simulate, le variabili che influenzano i fenomeni educativi e i processi formativi;
– confrontare teorie e strumenti necessari per comprendere nella realtà attuale la complessità della condizione e della convivenza umana, con particolare attenzione ai luoghi dell’educazione, ai servizi alla persona, al mondo del lavoro e ai processi interculturali;
– familiarizzare con le principali metodologie relazionali e comunicative comprese quelle relative alla “media education”.
Soddisfatto, il dirigente Giulio Ramolini commenta: "Il liceo si dimostra lungimirante, assume una nuova veste, che lo protende verso il futuro, attento alle nuove esigenze, proiettato a una preparazione più specifica nel settore informatico, tecnologico e delle scienze umane, campi peraltro emergenti e molto ricercarti nel mondo del lavoro. La proposta è stata ben accolta anche dai docenti che, anche di fronte alla perdita di qualche ora, hanno compreso l’importanza dei nuovi indirizzi. La proposta va a rinsaldare ancor più il rapporto fra scuola-mondo del lavoro e università".
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