Incidenti in città, le moto più a rischio in estate

Nemmeno il terzo trimestre, che include la "pausa" di agosto, fa scendere i numri degli incidenti alle più potenti fra le "due ruote". calo invece per auto e scooter

Nemmeno il trimestre che include agosto vede scendere il numero di incidenti che coinvolgono le moto. È questo forse il dato più rilevante nel periodico report stilato con puntigliosa precisione dall’Ufficio Studi Incidentalità Stradale del Comando di Polizia Locale.

Nel periodo che include luglio, agosto e settembre è stato registrato, come logico, un percettibile calo di sinistri (gli incidenti in generale sono passati da 167 da gennaio a marzo a 158 tra aprile e giugno; da luglio a settembre sono stati 137 con 81 feriti). Diminuzione che ha interessato le autovetture, ma anche i ciclomotori, "in particolare conducenti di sesso maschile" notano dal comando dei Molini Marzoli. Viceversa sono aumentati i sinistri con coinvolgimento di conducenti di moto, saliti a 21. Dato forse non statisticamente rilevante, e legato a una stagionalità nell’uso del mezzo, che il bel tempo prevalente ha senz’altro favorito. Il numero di sinistri a carico di centauri è identico a quello degli incidenti che hanno coinvolto camion: i mezzi pesanti restano (purtroppo) un elemento comune del traffico in varie parti della città. Ridotti, ma preoccupanti in proporzione all’uso reale del mezzo (modesto), i numeri degli incidenti a carico di ciclisti: 14 nel trimestre. Sono stati invece 8 quelli a carico di pedoni: un numero anche qui in calo "e questo" commentano dal Comune "è dovuto ad una assidua campagna di sicurezza rivolta alla salvaguardia dei pedoni, ai controlli giornalieri programmati presso tutti gli attraversamenti pedonali della città in cui dove si continua a registrare un afflusso consistente". Senza dimenticare, anche qui, il mese d’agosto con il suo traffico più tranquillo.

Andando poi a vedere le cause degli incidenti, notiamo che sono sempre omesse precedenze e velocità sostenuta, nonchè i sorpassi azzardati, le cause principali degli incidenti in città. In definitiva, una condotta corretta mette al riparo dalla maggior parte dei rischi: purchè la segua anche il veicolo più vicino. Fra le tipologie di sconto il "grande classico" resta quello frontale-laterale, indice di solito di incomprensioni sulle svolte, una delle situazioni più tipiche e pericolose, derivanti da mancata indicazione della manovra con le frecce e/o, appunto, sorpassi e precedenze e semafori "bruciati". Gli incroci restano più pericolosi del rettilinei, dai dati, e la periferia più del centro, ma non in proporzione: nel centro si addensa, è ovvio, più traffico "lento" e manovrato e quindi soggetto a scontri, sia pure di minore entità.

Gli incidenti sono distribuiti su tutta la settimana, ma curiosamente il martedì e il giovedì appaiono giornate di "stanca" (16 e 19 sinistri in media) rispetto ai giorni "dispari" della settimana (lunedì 23, mercoledì e venerdì con 26 incidenti i giorni più a rischio). Il sabato è a quota 17, la domenica a 10 a riprova del fatto, se si vuole banale, che la prima causa di incidenti è sempre il traffico eccessivo su strade inadeguate a sostenerlo in piena sicurezza. Quanto alle fasce orarie interessate, quelle più a rischio vanno dalle 17 alle 19, dove si concentra circa un quarto del totale dei sinistri registrati dalla Polizia Locale: frutto di rientri frettolosi e spesso segnati da stanchezza e distrazione.
Interessante notare infine come, a dispetto di quanto talvolta si dice sui giovani al volante, il dato sugli incidenti che li coinvolgono (59, fino ai 30 anni di età) sia solo di poco superiore a quello degli ultrasessantenni (47).

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Ottobre 2009
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