Nasce la patrimoniale delle acque, la gestione va a gara
Il percorso dell'Ato arriva finalmente a una soluzione condivisa che darà nuovi servizi al territorio
Dopo la costituzione dell’Ato, avvenuta ufficialmente nel dicembre 2008, mercoledì 1 ottobre l’autorità d’ambito in presenza dell’Assemblea dei Sindaci, riunitasi a Villa Recalcati, ha segnato un ulteriore passo importante per la gestione del servizio idrico integrato: è stato individuato il modello gestionale, che prevederà la separazione dell’attività di gestione delle reti e infrastrutture, dalla attività di erogazione dei servizi. Questa scelta comporterà la nascita di una società patrimoniale che si occuperà degli investimenti infrastrutturale sul territorio e del potenziamento delle reti e degli impianti esistenti. In questo caso l’input del Presidente Galli è stato quello della condivisione totale delle scelte con il territorio, per questo, infatti, è stato deciso che tale società sarà costituita da almeno i due terzi dei Comuni dei territori dell’ambito. Ciò garantirà un’ampia rappresentatività degli Enti locali.
L’altra decisione assunta ha riguardato l’erogatore dei servizi che contempla tutte le attività inerenti la fornitura agli utenti finali e che verrà assegnato sulla base di una gara pubblica d’appalto.
Inoltre l’assemblea plenaria dei Sindaci ha accolto con favore gli indirizzi del Cda anche sulla questione dell’adesione all’Ato Pilota previsto dal Protocollo d’Intesa con Regione Lombardia. Una scelta che garantirà il supporto tecnico in questa fase di start-up, la sinergia con le competenze idrogeologiche e geologiche messe in campo da Regione Lombardia e la condivisione di una banca dati più completa riguardo l’efficienza e le strutture delle reti e degli impianti idrici, fognari e depurativi. Questa strategica collaborazione consentirà una programmazione più mirata di eventuali interventi comunali e sovracomunali finalizzati a garantire sempre un servizio puntuale e d’alto livello, andando così a ottimizzare reti e infrastrutture e a ridurre drasticamente la dispersione di un bene sempre più prezioso qual è l’acqua.
Le decisioni assunte mercoledì vanno nella direzione di mantenere sul territorio e quindi in capo al Consorzio Ato l’autonomia programmatoria e decisionale nel contesto però di una più ampia collaborazione con Regione Lombardia.
«Sono particolarmente soddisfatto dell’assemblea di ieri, come di tutte le assemblee Ato – ha dichiarato il Presidente Dario Galli – perché l’importante lavoro di analisi e preparazione delle delibere del Cda viene poi premiato dalla quasi sempre unanimità dell’Assemblea dei Sindaci».
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