Parola e immagine: Willy Varlin e gli amici scrittori
Una importante mostra rende omaggio all’artista svizzero e la suo particolare rapporto con il mondo della letteratura
Giovanni Testori presentava alla Rotonda della Besana di Milano una personale dell’artista svizzero Willy Varlin, dopo diversi rinvii da parte dell’artista, no sentendosi pronto. Una consacrazione del maestro frutto di uno straordinario sodalizio tra l’artista e lo scrittore che fece conoscere la sua arte sotto una luce nuova. Se fino ad allora, infatti, la critica si era soffermata essenzialmente sulle tematiche della bohème, vedendo nei suoi lavori soltanto il lato clownesco, Testori va oltre cogliendone tutto il significato tragico legato alla rappresentazione della tristezza, della solitudine e della nostalgia.
Un rapporto ricco, quello tra l’artista e alcuni importanti scrittori della sua epoca, approfondito nella mostra nella mostra promossa e organizzata dall’ Associazione Amici di Piero Chiara alla Galleria Ghiggini di Varese. Un’intrigante dialettica di creatività e letteratura resa sublime dalla prestigiosa arte pittorica dell’artista svizzero: uno dei maggiori artisti del panorama europeo. L’esposizione sarà articolata con grandi opere accanto ad alcuni pregiati disegni.
Dopo Gottardo Ortelli, Enrico Baj, Lucio Fontana, Vittorio Tavernari e Luigi Broggini, presentato lo scorso anno dal critico Elena Pontiggia, quest’anno in occasione della mostra gli Amici di Piero Chiara editano il Taccuino d’arte n°6 dedicato all’artista Willy Varlin.
La pubblicazione raccoglierà diversi contributi di prestigio: dal curatore Stefano Crespi con “Varlin nelle testimonianze degli scrittori”, al direttore dei Musei di Lugano, Bruno Corà. Inoltre sarà presente un omaggio all’artista firmato da Vittorio Sgarbi e le testimonianze di Friedrich Dürrenmatt e Giorgio Soavi, accanto ad un testo inedito dal titolo “L’occhio di Varlin” dell’architetto Mario Botta e ad un ricordo dell’amico collezionista Alain Toubas.
Viene indagato, attraverso uno scritto, il rapporto tra Varlin e Giovanni Testori.
Arricchiscono la pubblicazione un ricordo della figlia dell’artista Patrizia Guggenheim e una lettera dello stesso Varlin.
In occasione della mostra si terrà un incontro sabato 31 ottobre alle ore 17.30 nella Galleria Ghiggini con Stefano Crespi e Patrizia Guggenheim che andrà ad approfondire la conoscenza dell’artista svizzero e sarà anche l’occasione per presentare al pubblico il volume della Collana Atelier (diretta da Stefano Crespi) Giovanni Testori “La cenere e il niente: scritti per Varlin”, casa ed. Le Lettere Firenze, dedicato al rapporto tra Willy Varlin e gli amici scrittoriWilly Varlin e gli amici scrittori.Mostra a cura di Stefano Crespi.
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