L’assessore Peroni: “Soddisfatta da Duemilalibri, no alle stroncature totali”
L'assessore alla Cultura non accetta le critiche contrarie alla rassegna letteraria gallaratese: "Non mi piacciono le valutazioni parziali, in media la manifestazione è andata bene"
Isabella Peroni non accetta la stroncatura totale di Duemilalibri, la rassegna del libro e dell’autore andata in scena a Gallarate e nei comuni limitrofi dal 17 al 30 ottobre. L’assessore alla Cultura del Comune dei Due Galli parla di «obiettivi raggiunti, anche se ogni anno bisogna migliorare. Sono soddisfatta, la seconda parte è stata molto partecipata sia come numeri di presenze che come dibattito in sala – spiega l’assessore Peroni, da otto anni impegnata in Duemilalibri con diversi ruoli, tra biblioteca e assessorato -. A Cassano Magnago abbiamo chiuso alle 23.30 con ancora tanta gente in sala. Il calendario era ricco e fitto di incontri, il pubblico ha potuto scegliere tra tante occasioni e comunque il libro è stato il protagonista assoluto della rassegna. Abbiamo fatto 48 incontri, non si poteva pensare di avere le sale sempre piene; oltretutto ci sono stati eventi concomitanti e situazioni esterne che ci hanno un po’ penalizzato, ma ripeto che nel complesso sono soddisfatta di come è andata: ci sono state punte d’eccellenza come gli incontri con Ambrosoli, quello organizzato dal Cai, quello in collaborazione con Ascom, con la danzatrice Astori».
Sulla figura del direttore artistico
Anche per quanto riguarda l’accusa di aver organizzato incontri politicizzati Isabella Peroni rispedisce al mittente le accuse: «Non è vero – dice -. Non si fa cultura colorata di politica, agli incontri si presentano libri, non si fanno comizi. In passato abbiamo avuto autori come Odifreddi e Fernanda Pivano. Anche quest’anno la dialettica è stata la linea portante della rassegna, con un’offerta ampia e variegata. Ci sono stati tanti giornalisti, è vero, ma nessuno ha mai detto di voler fare una rassegna di sola narrativa: abbiamo guardato al mercato, invitando chi ci sembrava essere più interessante. Credo che oggi ci sia meno voglia di evasione e più desiderio di documentarsi».
Alcune delle esperienze lanciate in questi due anni saranno riproposte anche in futuro: «Penso agli incontri fuori Gallarate, che hanno avuto un successo anche oltre le più rosee aspettative. E anche al Premio Chiara: in passato avevamo pensato di creare un premio letterario nostro, ma credo che una sinergia sempre più stretta con il Chiara sia un obiettivo concreto, anche per proiettarci verso
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