“Lavoro e solidarietà, ecco le nostre priorità”
Il "bilancio" del 2009 secondo i democratici. Che rilanciano sul teleriscaldamento, attaccano su Amsc e chiedono più attenzione per il tema dell'occupazione: "Non possiamo vivere solo di cultura"
La crisi, Amsc, la cultura e il lavoro. Il Pd anticipa di pochi giorni il sindaco Nicola Mucci, che presenterà martedì il suo bilancio politico del 2009, e ripercorre un anno di scelte e amministrazione della città. Sul tavolo, le questioni principale, ma anche una domanda a più ampio respiro, che il segretario democratico Giovanni Pignataro ha già posto nel dibattito settimana scorsa: «Di che cosa può vivere la città in futuro? È sostenibile il modello di sviluppo che abbiamo finora seguito?»
Il tema che maggiormente ha diviso maggioranza e opposizione è stato proprio quello relativo allo stato di salute dell’ex municipalizzata, su cui i democratici sono ritornati sabato con parole chiare. Alle scelte gestionali di Amsc si collega la questione del teleriscaldamento, su cui il Pd votò a favore un anno fa. «La Lega – spiega Pignataro – ci ha attaccato, ma noi lo ripetiamo: siamo convintissimi che sia un investimento valido e utile». Il problema è che a distanza di un anno del teleriscaldamento non si sa quasi nulla: «Non c’è stato nessuno sviluppo. Se non il fatto che nessuna società si è dimostrata interessata all’investimento da 100 milioni di Euro e che dunque lo stesso è stato “spacchettato”». Il Pd chiede dunque un rilancio del progetto, che «potrebbe favorire l’insediamento di aziende che si occupino di tecnologie simili»
Uno sviluppo in questo senso, secondo i democratici, avrebbe potuto fare di Gallarate un centro di produzione e ricerca sulle tecnologie legate all’energia. «Nel frattempo, però, si poteva partire con un impegno più limitato in altra zona» continua Senaldi. Il tutto per migliorare i servizi, ma anche per creare occupazione, grazie a investimenti pubblici e privati consistenti. «Come possiamo pensare – prosegue Pignataro – che il benessere della città sia garantito solo dal settore della cultura?».
Già oggi la crisi morde il nostro territorio, Gallarate soffre come tutta la parte bassa della provincia, più industrializzata e dunque più esposta. «Basta vedere i dati terribili della settimana scorsa. Eppure il fondo di solidarietà non è stato quasi utilizzato: segno che forse occorre rivederlo. L’anagrafe del bisogno, poi, è rimasta ferma, un contenitore vuoto».
Altra questione toccata, l’ambiente e la qualità dell’aria (pessima a Gallarate come nel resto della bassa provincia) e la risposta da mettere in campo. Le scelte sul trasporto pubblico targato Amsc sono da rivedere, secondo i democratici, anche per ridurre i costi: «Che la perdita del trasporto sia compensata da un valore sociale – osserva Pignataro – , non lo abbiamo mai contestato. Ma bisogna integrarsi con gli altri Comuni circostanti, adottando anche mezzi più piccoli, più funzionali». L’integrazione tra Comuni è una scelta prioritaria, che potrebbe rendere più appetibile la gara dell’anno prossimo per l’assegnazione del servizio. «Pensiamo al fatto che le zone commerciali non siano quasi servite dai bus, o che non esista una linea che colleghi i due ospedali di Busto e Gallarate, che distano 6 chilometri e che potrebbero lavorare su specializzazioni diverse». Sempre sul settore ambientale, il Pd vede come possibili soluzioni il rilancio del teleriscaldamento e l’allargamento delle zone 30. «Ma anche piccoli interventi per la mobilità ciclabile, come i sensi unici aperti in entrambe le direzioni alle biciclette. Piccole scelte, ma che varrebbero più di tanti piani visti in questi mesi»
Da ultimo il segretario democratico, insieme ai consiglieri, torna a chiedere un dialogo e un dibattito di ampio respiro sul futuro della città. «Ho scritto anche alcune lettere per creare dibattito, ma nessuno ha mai risposto. Devo pensare che l’unico confronto sia quello che si ottiene attraverso la polemica?» chiede provocatoriamente Pignataro. Nel frattempo i democratici annunciano tre grandi cantieri di lavoro per il 2010. Temi: lavoro e imprenditorialità; solidarietà e associazionismo; qualità della vita.
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