“Questione scuola: il Comune è parte lesa”

Intervento del Gruppo Progetto Castilgione dopo la chiusura della scuola media a causa di alcune fessurazioni

Sulla scuola, il Comune è parte lesa e la strumentalizzazione è vergognosa. Progetto Castiglione interviene e individua un’unica strada.
Avremmo voluto aspettare a dire la nostra sulla questione delle crepe nell’edificio della scuola primaria. Aspettare l’esito di questa perizia, per esempio, nonché e soprattutto, il parere di chi su quell’opera ha evidenti responsabilità.
Ma non possiamo esimerci dall’intervenire dato che in molti non perdono tempo per strumentalizzare una vicenda che dovrebbe vedere tutto il Consiglio unito per risolvere il problema.
Ma andiamo con ordine:
Per ogni appalto pubblico la Legge prevede una serie di figure professionali, ben distinte da quelle politiche, che dalla progettazione alla consegna dell’opera, lavorano, seguono, collaudano e certificano i lavori ognuno secondo le proprie competenze attribuitegli dalla Legge stessa.. Questo non a caso. In primo luogo perché a progettare, lavorare e collaudare l’opera devono essere figure professionalmente competenti, iscritte agli albi professionali e in grado di assumersi tutte le responsabilità del caso. Mai la Legge attribuisce questi ruoli ad organi politici. In secondo luogo perché più sono le figure che ruotano intorno ad un’opera pubblica e minore è il rischio di commettere errori.
La scuola è stata consegnata ed inaugurata nel settembre 2005. A ruotare attorno a quest’opera c’erano almeno dieci figure: progettista e direttore lavori, imprese (una fallita e una subentrata), progettista, direttore lavori e collaudatore dei cementi armati, collaudatore tecnico-amministrativo, responsabile unico del procedimento e responsabile dell’ufficio tecnico comunale. Quest’ultimo, al momento della consegna della scuola, ha accertato la conclusione di tutti gli iter tecnici e amministrativi dando il consenso al pagamento dello stato finale dei lavori all’impresa e ai progettisti e collaudatori. Ciò significa che tutto era e doveva essere a posto, incluse le documentazioni (collaudi e certificazioni).
Opera pagata fino all’ultimo e quindi sotto garanzia, come la Legge prevede.
Inoltre al momento dell’inaugurazione e per i successivi quattro anni nulla poteva far presagire l’apertura di queste crepe.
Ora ci troviamo di fronte a delle fessurazioni che, come dicono gli esperti, sarebbero da attribuire non ad una carenza strutturale o a problemi di staticità, bensì a normali flessioni dei materiali non previste però dai progettisti che avrebbero dovuto inserire dei giunti di dilatazione che avrebbero assorbito le flessioni evitando lo strappo di intonaco, pavimenti o infissi.
La soluzione al problema è una sola: coinvolgere tutte le figure che sulla scuola hanno lavorato, collaudato e certificato, accertare le cause del problema, risolverlo e far pagare il conto a chi aveva la responsabilità di Legge ed è stato pagato per consegnare un’opera duratura e con certe garanzie.
L’Amministrazione Battaini non ha esitato a far abbattere un’opera e farla ricostruire perché difforme da quanto previsto. Non è questo il caso, ma serve allo stesso modo serietà, velocità e decisione.
Tutto questo però non può esimere l’Amministrazione Comunale dall’informare correttamente chi nella scuola vive quotidianamente, senza creare inutili allarmismi e soprattutto senza strumentalizzare l’accaduto facendo leva su un problema che ha colpito una comunità di 200 bambini.
Il Comune è, e deve essere, la parte lesa, avendo pagato un’opera che doveva avere certe caratteristiche che nel tempo si sono dimostrate carenti.
 
Il Gruppo Progetto Castiglione, ansioso di vederne la soluzione, come tutti del resto, invita l’Amministrazione Comunale a convocare al più presto un tavolo tecnico attorno al quale far sedere tutti i responsabili dell’opera e non solo l’ingegnere incaricato della perizia.
Siamo altresì disponibili a partecipare ad un incontro pubblico.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Dicembre 2009
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