Si muovono le acque in vista delle elezioni
Il Comune fino alle elezioni del prossimo 28 marzo sarà affidato alle cure del vice Prefetto aggiunto Edoardo Lombardi. Lega Nord e Pandin pronti a tornare in pista
Caduto il sindaco Madì Reggio, a Golasecca cominciano a muoversi le acque in vista delle prossime elezioni di marzo. Rimangono sul piatto le recriminazioni e le accuse rivolte dall’ex sindaco ai suoi ex colleghi di maggioranza: «Le nostre perplessità le abbiamo espresse già un mese fa – spiega Francesco Visconti, capogruppo uscente che ha firmato le dimissioni insieme al vicesindaco Giordano Manenti e all’assessore Cristian Casalucci -. Il malumore interno alla maggioranza era palpabile. Abbiamo deciso di andare avanti perché credevamo nel nostro mandato. Io ci ho messo il cuore, ma ho capito che in politica non basta. Un motivo scatenante non c’è: è stato l’atteggiamento del sindaco a portarci a questo atto definitivo. Faceva tutto da sola, decideva tutto per conto suo, al contrario di quanto promesso in campagna elettorale. Cinque anni così non sarebbero stati sopportabili. Non eravamo neppure solo noi tre ad essere contro, ma c’era un’altra assessore e un consigliere di maggioranza a voler andarsene. Abbiamo scelto di dimetterci e la minoranza ci è venuta dietro. Riprovarci? Credo proprio che nessuno di noi tre abbia questa intenzione».
Chi invece ci riproverà sicuramente è la Lega Nord: «Lo faremo senz’altro – spiega Bruno
Specchiarelli, responsabile cittadino del Carroccio -. Faremo le nostre analisi e vedremo se presentarci da soli o con qualcun altro, magari pescato nella cosiddetta società civile: il nostro candidato sarà Umberto Pinetti. Noi come minoranza abbiamo solo fatto il nostro dovere. Evidentemente ci avevamo visto giusto nel primo consiglio comunale. Sulle ragioni che hanno portato a questa situazione, ci sono da fare alcune riflessioni: primo, se si dimettono vicesindaco, un assessore e il capogruppo qualcosa che non ha funzionato nella gestione dei rapporti deve esserci stata; seconda, la sindaca Reggio era stata già protagonista nel 2003 delle dimissioni dell’allora sindaco Tovaglieri: era assessore e le discussioni e le incomprensioni sul piano regolatore portarono alla fine di quel mandato. Ci sono dunque dei problemi nella gestione del gruppo. Ha commesso degli errori enormi come il bloccare il Pgt già approvato nella precedente amministrazione: forse ha risvegliato appetiti sopiti. Per il piano di governo del territorio sono stati buttati via un sacco di soldi: 170 milioni di lire con Tovaglieri e la Reggio assessore, altri 90 mila euro per elaborare il Pgt con Pandin sindaco e 25 mila euro per un altro incarico dopo il blocco imposto dal sindaco Reggio. C’è qualcosa che non quadra. Lo stesso asilo nido, per cui sono stati spesi 250 mila euro ed si è in procinto di affidarlo ai privati è un’indecenza. Il timoniere ha insomma condotto la nave sugli scogli».

Un altro pronto a cogliere la palla al balzo è Aldo Pandin, sindaco fino all’aprile 2009 e "spodestato" proprio dalla Reggio: «Pensare a programmi e persone è prematuro – spiega -. Di certo c’è un programma non ancora attuato del tutto che abbiamo dovuto abbandonare e che ci piacerebbe riprendere in mano. Questa maggioranza si è sfaldata, non potevamo certo fare noi da stampelle. Probabilmente non c’è stata la giusta condivisione di idee. La mia lista
civica “Difendere Golasecca” è pronta per scendere in campo di nuovo».

Intanto il Comune fino alle elezioni del prossimo 28 marzo sarà affidato alle cure del vice Prefetto aggiunto Edoardo Lombardi (foto), responsabile dell’Area 3 della Prefettura di Varese (Applicazione del sistema sanzionatorio amministrativo; affari legali, contenzioso e rappresentanza in giudizio).
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