“Varese noir” ha chiuso cioccolata con l’autore
L'ultimo incontro della chiaccherata letteraria al re Carlo Cafè nell'ambito di Ciock e Va è stata con il varesino Paolo Franchini, che ha scritto un giallo ambientato a Varese, "Soprattutto la notte"
Si è chiusa parlando di Varese e di varesini la serie di chiacchierate letterarie dal titolo “Cioccolato con l’autore”, che ha accompagnato i quattro giorni di Ciock e Va, l’edizione varesina di Eurochocolate.
Di Varese, ma anche dei mondiali di ciclismo: perché il volume “Soprattutto la notte” è nato ed è stato pensato proprio in vista dei mondiali, e ne ha tratteggiato gli umori e le ombre. Una trama nata a Varese e in quel contesto “per pigrizia” come ha voluto farci credere l’autore, Paolo Franchini.
Ma la ricerca e la descrizione minuziosa dei luoghi chiave dei suoi gialli atipici non sono una cosa da pigri, e non sono stati un caso le descrizioni della camera dell’Art Hotel dove soggiornava la ciclista olimpionica varesina, il Cavedio o il laboratorio della Pasticceria Pedroni a Giubiano. E non è finita: «Per il prossimo, le cui prime bozze si intitolano “Dolce Varese” visto che prevede delle indagini ufficiali, sono andato anche in Questura e in ospedale, per studiare meglio le situazioni».
Un desiderio di descrivere la realtà in cui i suoi protagonisti si muovono che gli sono valse una schiera di centinaia di fan su facebook. Un pubblico affezionato che attende solo l’arrivo del suo prossimo libro, visto che "Soprattutto la Notte" ha già più di un anno. «Eppure è un libro praticamente pronto, da prima di questo, ma che ha subìto molti aggiustamenti e revisioni».
Nel frattempo, le sue trame "visive" stanno diventando anche basi di lavoro per il cinema: le riprese del cortometraggio tratto dal suo racconto “L’uomo col toscano” sono cominciate a fine novembre. «Gli interni li stanno già girando in una villa di Biumo Superiore. Mentre per gli esterni, che prevedono alcune sequenze nel centro di varese, siamo in attesa dei permessi dal comune».
Permessi che sarebbe un vero peccato negare: il cortometraggio ha ricevuto infatti il patrocinio della film commision lombarda. E chissà che il noir varesino aiuti anche il marketing territoriale.
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