Arrestata la banda delle slot machine

Tre cittadini albanesi sono stati fermati dalla polizia di stato di Gallarate. Sono ritenuti responsabili di una serie di furti, ma anche di sfruttamento della prostituzione e spaccio di cocaina

slot machine arresto gallarate Un bottino degno di un grosso salvadanaio. È quello che avevano accumulato i tre cittadini albanesi arrestati all’alba dagli uomini del Commissariato della Polizia di Stato di Gallarate. Gli agenti sono risaliti ai tre, ritenuti responsabili di una serie di furti con scasso ai danni di bar e pizzerie del territorio, dopo una serie di indagini iniziate lo scorso mese di giugno. I furti presentavano le stesse caratteristiche: effrazione di una porta o finestra per entrare e poi la forzatura delle slot machine o delle macchinette "cambia soldi" presenti nel locale e razzia del contenuto. La ricerca degli autori di questi colpi ha portato la polizia sulle tracce di un cittadino albanese D.D. di 26 anni residente a Gallarate e soprannominato "Tano". L’uomo è stato riconosciuto dagli agenti anche grazie a un particolare, la mancanza di tre dita di una mano. Da lui è stato possibile risalire agli altri due complici G.P. di 32 anni e M.K. di 27.

Gli agenti hanno arrestato i tre eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Busto Arsizio, Cristina Marzagalli su richiesta del PM Luca Gaglio che ha coordinato le indagini. Il primo uomo, D.D. è stato arrestato a Cassano Magnago, il secondo, G.P., nella sua casa di Gallarate mentre M.K., residente a Varese, è stato trovato in un ostello a Bassano del Grappa. Le prove nelle mani degli agenti hanno permesso di attribuire al terzetto quattro colpi in particolare: due commessi nello scorso mese di maggio ai danni del Tom’s caffè di Busto Arsizio e del bar Long Island di Varese, uno risalente a giugno scorso al bar San Fermo di Cardano al Campo e l’ultimo, quello più recente del 23 gennaio alla pizzeria la Casereccia di Oggiona. Di quest’ultimo è stata ritrovata la refurtiva nell’abitazione di uno dei tre: 422 monete da un euro, 350 euro in banconote e alcuni snack, confezioni di caramelle e di occhiali sottratti al locale. Nella casa è stata trovata inoltre una scatola di metallo contenente 12 chili di monete del valore ancora da stabilire. Gli agenti hanno anche ricostruito la dinamica dei furti, preceduti in tutti i casi da un sopralluogo, qualche giorno prima del colpo, di uno dei tre alla ricerca di slot machine ed eventuali telecamere che avrebbero potuto compromettere l’operazione. 

Ma non è tutto. Due di loro ((D.D. e G.P.) sono accusati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione di due ragazze rumene di 20 e 23 anni. Le giovani erano rinchiuse in un appartamento di via Checchi a Gallarate e la sera venivano portate in strada a Borgo Ticino, Olgiate Comasco, Buscate e Arconate e sempre tenute sotto controllo dai due. Per D.D. c’è infine l’accusa di spaccio di coca al dettaglio

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 25 Gennaio 2010
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.