Gallarate è una città tranquilla, grazie alla Polizia Locale

Nel giorno della festa di San Sebastiano, unanime il riconoscimento all'operato dei vigili. L'assessore Cazzola: "Organico insufficiente, fanno i salti mortali"

«La Polizia Locale fa veri e propri salti mortali per adempiere ai suoi compiti». Quello che l’assessore alla sicurezza Paolo Cazzola fa davanti ai vigili gallaratesi è un riconoscimento sincero,  che non nasconde le difficoltà vissute dal corpo a corto di uomini. «L’organico è ormai all’osso e ridotto di circa il 50% rispetto a quello inizialmente previsto dalla normativa regionale. Avete fatto i salti mortali e questo ha anche creato delle frizioni, poi stemperate dai risultati ottenuti e dalla soddisfazione di aver fatto il proprio dovere» continua l’assessore, prima di snocciolare i dati più significativi dell’operato della polizia locale nel 2009.
L’occasione per fare il punto della situazione è stata data dalla tradizionale celebrazione della festa della polizia locale nel giorno della festa di San Sebastiano, protettore degli uomini in divisa.
 
Dopo la santa messa celebrata nella chiesa dell’Aloisianum da don Elivio Banfi, vigili e autorità si sono ritrovati nella sala consigliare a Palazzo Broletto. «Il ruolo della polizia locale appare fondamentale, sia sul versante dell’attenzione alla repressione, sia soprattutto sul versante dell’ascolto e della vicinanza dei cittadini», ha esordito il presidente del consiglio comunale Donato Lozito, che ha espresso anche l’auspicio che il dibattito sulla sicurezza urbana sia, più che occasione di scontro, momento di vera riflessione per rendere efficace l’azione della polizia locale. Accanto a Lozito e all’assessore Cazzola, anche il comandante dei vigili Giuseppe Alessi e il vicesindaco Paolo Caravati.
 
Di fronte ai doverosi ringraziamenti, è toccato all’assessore Paolo Cazzola affrontare i nodi e i problemi all’ordine del giorno. Il primo dei quali rimane l’organico: dopo il primo pensionamento del 2010, i vigili oggi sono 52, altri due saranno congedati entro fine anno. Un organico ridotto che costringe, appunto, i vigili a fare «veri e propri salti mortali» per assicurare i compiti assegnati, che sono decisamente di più di quelli che il corpo assicurava in passato. Tanto più che la particolare collocazione della città, a due passi da Malpensa e sede di un nodo ferroviario importante, pone problemi degni di una grande città (senza contare – lo diciamo con con un po’ di ironia – gli eventi legati alla presenza dei vip). «I vincoli del patto di stabilità impediscono le necessarie e auspicabili assunzioni» ha spiegato Cazzola. Una riflessione che dà un valore aggiunto all’operato dei vigili. Se Gallarate è «una città tranquilla» lo si deve alla capacità della polizia locale «di brandire le manette, ma anche di offrire una mano e un braccio a chi ha bisogno». Di affiancare cioè alla funzione di “poliziotto urbano” emersa negli ultimi anni la più tradizionale vicinanza ai cittadini.
 

Nel corso della celebrazione l’assessore Cazzola, il comandante Alessi, il comandante della protezione Civile di Lugano Campagna tenente colonnello Fausto Barca, il procuratore di Busto Francesco Dettori e i comandanti della Polizia di Stato Franco Novati e dei Carabinieri Michele La Stella hanno premiato con onorificenze i commissari Barbara Mattiolo, Silvia Rotta e gli agenti  Giulio Bertoni, Vincenzo Riso, Elena Parise, Massimo Bottarello.

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Festa di San Sebastiano a Gallarate 4 di 18
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Pubblicato il 20 Gennaio 2010
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