L’auto ad aria compressa perché non produrla a Termini Imerese?

Un lettore propone al sindaco e al presidente del consiglio comunale di Termini Imerese una soluzione (il progetto Eolo) per risollevare le sorti dello stabilimento Fiat che sta per chiudere

Ho trovato su Youtube alcuni filmati che presentano automobili innovative, cioè non alimentate a benzina. In particolare mi ha colpito un prototipo alimentato ad aria compressa e così ho scritto al sindaco di Termini Imerese, Totò Burrafato, e al presidente del consiglio comunale, segnalando loro l’nvenzione rivoluzionaria. Nella cittadina siciliana c’è infatti uno stabilimento Fiat che sta per chiudere, lasciando a casa più di 1300 lavoratori.
La soluzione è seria: l’inventore del prototipo, denominato “Eolo”, è un ex progettista di Formula 1 e di motori per aerei e ha sviluppato il progetto insieme ad alcuni tecnici di ingegneria nucleare. Il motore sfrutta solo aria compressa, non rilascia sostanze inquinanti, ha costi contenuti e un motore silenzioso. Una macchina ad aria compressa puo’ percorrere 100 Km con 0,77 euro di spesa, raggiungere una velocità di110 km/h e funzionare per più di 10 ore consecutive nell’uso urbano. Dallo scarico esce solo aria, ad una temperatura di circa -20°, che viene utilizzata d’estate per l’impianto di condizionamento. Collegando il motore Eolo a una normale presa di corrente, nel giro di circa 6 ore il compressore presente all’interno dell’auto riempie le bombole di aria compressa, che viene utilizzata poi per il suo funzionamento. Non essendoci camera di scoppio né sollecitazioni termiche o meccaniche la manutenzione è praticamente nulla, paragonabile a quella di una bicicletta.
Pensate che la soluzione dell’auto ad aria compressa possa andare bene per lo stabilimento di Termini Imerese?

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Gennaio 2010
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