Scade la cassa in deroga, conto alla rovescia per 600 aziende

Cgil: «Stiamo trattando per prorogarla, ma ci sono moltissimi lavoratori che tra poco rischiano di non prender più una lira e di rimanere senza lavoro»

Gianmarco Martignoni, della segreteria della Cgil, inizia dalla buona notizia. «Con Cisl e  Uil  e la Camera di Commercio abbiamo firmato un accordo con alcune banche del territorio per l’anticipo della cassa integrazione ai lavoratori. L’accordo prevede un massimo di erogazione di 900 euro al mese, nessun costo bancario e copertura fino a un massimo di 7 mesi».

Poi attacca con le notizie meno belle. «Tra marzo e giugno scadrà la cassa integrazione in deroga per circa 600 aziende, la metà del totale di quelle che l’hanno ottenuta – continua Martignoni -. Stiamo trattando per prorogarla, ma ci sono moltissimi lavoratori che tra poco rischiano di non prender più una lira e di rimanere senza lavoro».

«E cosa dire di Malpensa –  aggiunge  Franco Stasi, segretario provinciale della Cgil – che è il vero nervo scoperto. Oggi i politici ne parlano perché siamo in campagna elettorale ma delle prospettive nessuno parla. Come nessuno parla della vocazione di questa provincia: dove sta andando la provincia? Che ne sarà dell’industria e del manifatturiero? Manca una regia sul territorio, un punto di vista qualificato che possa dare un direzione al processo in atto. E questa non è una nostra fissazione, perché all’incontro di Vergiate con il ministro Tremonti noi c’eravamo e abbiamo sentito il malcontento dei  tanti piccoli imprenditori presenti».

Le richieste di cassa integrazione, soprattutto da parte di piccole imprese, aumentano giorno dopo giorno. Il pellegrinaggio (anche telefonico) alla Camera del Lavoro di via Nino Bixio è costante e le scrivanie dei sindacalisti sono piene di richieste, 300 nell’ultimo mese. «Il peggio deve ancora venire – conclude Martignoni – la maggior parte delle richieste di cassa integrazione sono di tipo “A”, ovvero quelle a a zero ore, l’anticamera della chiusura».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Gennaio 2010
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