Parco del Ticino e Regione alleati per l’agricoltura

Firmato da Milena Bertani e da Luca Daniel Ferrazzi il protocollo d'intesa tra i due enti per la promozione delle aziende agricole: sono più di mille e occupano oltre la metà del parco

Un’alleanza forte per l’agricoltura e il territorio: è stato firmato oggi il protocollo d’intesa triennale tra Parco del Ticino e Regione Lombardia che tutela e valorizza le aziende agricole, le loro produzione e l’intero territorio. Il protocollo è stato sottoscritto dall’assessore all’agricoltura Luca Daniel Ferrazzi e dal presidente del Parco del Ticino nella sede del parco della dogana vecchia di Lonate Pozzolo, dove è attivo dallo scorso ottobre un negozio per la vendita diretta di prodotti agricoli a marchio Parco del Ticino.
Regione e Parco del Ticino alleati per l'agricoltura«È un importante progetto, con il quale vogliamo rafforzare la collaborazione già in atto tra Regione e Parco promuovendo insieme numerose attività per favorire la diffusione dei prodotti delle aziende agricole che operano dentro l’area tutelata». Nell’area del parco (il 60% della superficie è usata a scopi agricoli) si produce un po’ di tutto, considerando anche che nella lunga fascia fluviale lombarda si passa dalle zone collinari, all’alta pianura, alla “bassa” irrigua: riso e grano, frutta e verdura, birra e vino, senza dimenticare i prodotti dell’agro-ittica. Nella zona irrigua, nel pavese, si produce persino il pregiato caviale, in quantità che fanno della Lombardia uno dei principali produttori a livello mondiale.
 

In questo quadro, il Parco riscopre la sua vocazione di tutela: non più il “vecchio” parco che limitava Il Parco del Ticino punta sulle "sue" aziende agricolele attività, ma una struttura attenta alla valorizzazione anche della presenza umana e della cultura materiale, compresa, appuno, quella agricola e gastronomica. «Finalmente – aggiunge Milena Bertani, presidente del parco del Ticino – si potrà programmare e potenziare l’attività che il Parco in questi anni ha avviato con limitate risorse finanziarie per promuovere lo sviluppo agricolo sostenibile di un territorio». Tra le strade scelte, anche il varo di un marchio commerciale e l’apertura dei negozi per la vendita diretta: «Quello attivo qui, alla Dogana Austroungarica vende ogni fine settimana quindici chili di pane e dieci di grissini, oltre a tutti gli altri prodotti». Insomma, un piccolo punto di riferimento, usato spesso proprio nei giorni festivi.

Il direttore del parco Dario Furlanetto ha ricordato tra l’altro anche il ruolo dell’agricoltura nella tutela della biodiversità, l’importanza dell culture nel consentire il passaggio dei migratori. L’agricoltura non è un ostacolo alla tutela, ma uno degli elementi più rilevanti

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Febbraio 2010
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