Per il Pd la nuova stazione rimarrà un sogno fino al 2012

La nuova stazione di Castellanza non aprirà prima del 2012. E’ questa la principale preoccupazione espressa dal Partito Democratico questa mattina, sabato, nel corso dell’assemblea sul problema nuova stazione e disagi per i pendolari tenutasi all’interno della sala conferenze della biblioteca davanti ad oltre una cinquantina di persone. Secondo gli esponenti del partito di opposizione i soldi per la nuova stazione sono stati stanziati solo il 20 gennaio scorso e l’appalto  per l’esecuzione delle opere che riguardano il corpo della stazione non è stato ancora affidato. Secondo Lidia Zaffaroni del gruppo consiliare "Insieme per Castellanza" l’assessore regionale Raffaele Cattaneo «ha spudoratamente mentito sui tempi di consegna della nuova stazione parlando di giugno 2010 mentre l’attuale amministrazione o sa o fa finta di non sapere preferendo l’amicizia di Cattaneo al rispetto della città che amministra».

Davanti a tutto lo stato maggiore del Pd provinciale, con Stefano Tosi e Alessandro Alfieri in prima fila, e insieme ai candidati alle elezioni regionali del Pd varesino Lidia Zaffaroni e Sergio Terzi hanno elencato la serie di criticità e i prossimi passi che faranno in consiglio comunale per portare le istanze dei pendolari all’amministrazione. Terzi propone un consiglio comunale ad hoc sul tema sia a Castellanza che a Busto (dato che la stazione è in territorio di Busto Arsizio) dove le opposizioni presenteranno delle delibere che rappresentino i problemi dei pendolari. Lidia Zaffaroni propone, invece, di istituire una commissione consiliare per puntualizzare gli accordi del 2001 e farli rispettare inserendo, inoltre, le proposte dei pendolari come quella di riaprire la biglietteria della vecchia stazione.

I pendolari sono stati, comunque, i protagonisti della mattinata di discussione e sono molti gli appartenenti al gruppo facebook dedicato ai problemi della nuova stazione che si sono presentati per portare la loro testimonianza ed entrare nel particolare dei problemi che l’attuale situazione comporta. Gli orari dei treni e delle navette che non collimano, l’aumento dei ritardi degli stessi treni, i dubbi relativi alla sicurezza per i viaggiatori che devono attraversare i binari passando sulla passerella provvisoria, la mancanza di un posto coperto e riscaldato dove attendere i treni e la richiesta, ormai unanime, di sostituire gli autobus col treno navetta dalla vecchia alla nuova stazione.

All’incontro ha partecipato anche Antonio Tellarini, presidente del comitato per l’interramento e anche ex-candidato sindaco del centrodestra nel ’99: «Sono molto deluso da come è stato gestito tutto l’interramento – ha detto Tellarini – hanno fatto carta straccia di 8 mila firme raccolte a suo tempo quando il sogno era quello di trasformare la linea Saronno-Malpensa in una vera e propria metropolitana che unisse le realtà principali del territorio (Busto, Legnano e Castellanza) con un treno ogni dieci minuti. Questo bisogna fare se si vuole far decollare questa linea e lasciare a casa le auto».