Sfratti, almeno settanta famiglie a rischio

Sindacati inquilini, Acli e Caritas chiedono all'amministrazione comunale un intervento urgente: "blocco dello sfratto per chi è davvero in difficoltà e bonus per aiutare chi cerca un nuovo alloggio"

L’emergenza abitativa non può aspettare: i sindacati degli inquilini Sunia e Sicet, Acli di Gallaratee Caritas Decanale lanciano l’allarme sugli sfratti e chiedono «una inversione di tendenza» a partire dal Sfratti, settanta famiglie a rischio a Gallaratelivello locale, dal ruolo del Comune. A Gallarate sono almeno una settantina le famiglie che rischiano di perdere la casa, in alcuni casi con la prospettiva di non trovare nessun altro alloggio. «La crisi economica – spiegano le associazioni nel documento rivolto agli amministratori locali – ha messo in difficoltà la generalità delle famiglie dei lavoratori e dei pensionati, ma sono maggiormente colpite quelle che vivono in affitto, i cui redditi sono nel 66% dei casi inferiori ai 20 mila euro annui». La difficoltà a pagare affitti e spese si sta aggravando, nella maggior parte dei casi a causa della perdita del lavoro o della riduzione del reddito a causa della cassa integrazione. E sempre più il fenomeno coinvolge anche strati di popolazione finora esclusi dal disagio abitativo, come del resto è segnalato anche dalle domande presentate per l’accesso ai contributi anticrisi dei Comuni.

I sindacati degli inquilini e le associazioni hanno raccolto dati specifici sulla realtà gallaratese. «È difficile – spiega Ezio Mostoni del Sicet – quantificare con esattezza il numero degli sfratti in esecuzione (dalla prima sentenza allo sloggio vengono concessi almeno 2 o 3 rinvii), ma prevediamo che siano non meno di 70 le famiglie a Gallarate che rischiano lo sfratto esecutivo entro l’estate, ed il numero è destinato ad aumentare entro l’anno». Si tratta nel 90% dei casi di sfratti per morosità, in gran parte nel settore privato degli affitti. Il fenomeno si sta però estendendo anche nel settore pubblico, dove, anche se viene applicato il canone sociale in base alle condizioni socio-economiche, aumentano le famiglie che non sono in grado di corrispondere canoni e spese accessorie richiesti dall’Aler o dal Comune. «Ci sono una mezza dozzina di famiglie con sfratto dalle case Aler – continua Mostoni -, casi che ci preoccupano particolarmente: chi viene allontanato per morosità da una casa Aler perde per cinque anni il diritto a presentare domanda». Di fronte alla perdita della casa, l’unica possibilità rimane quella di dividersi tra i parenti. Così spesso le famiglie si disgregano, con il rischio anche di aggravare situazioni di disagio sociale che spesso si accompagnano a quello economico.

All’amministrazione comunale sindacati e associazioni chiedono risposte immediate: un rafforzamento dell’assistenza abitativa con risorse aggiuntive oltre la quota obbligatoria che il Comune deve versare al Fondo di Sostegno all’Affitto, compensando i tagli della Regione Lombardia; un “bonus” a favore delle famiglie a basso reddito (sotto i 14mila euro) sottoposte a sfratto per aiutare ad esempio a coprire il deposito cauzionale. «Serve anche – prosegue il documento – una maggiore collaborazione dei Servizi Sociali del comune con la rete socialedelle Parrocchie, della CARITAS, di tutte le Associazioni di Volontariato e di Assistenza per coordinare gli aiuti e i sostegni economici che possono essere offerti alle famiglie in difficoltà». Sindacati e associazioni chiedono anche il rinvio delle esecuzioni di sfratti dagli alloggi comunali per le famiglie che abbiano reali difficoltà economiche.

Nel documento si sottolinea poi l’insufficienza di alloggi comunali e la necessità di risposte a medio termine: «A Gallarate sono mediamente cinquanta gli alloggi popolari assegnati dal Comune, con un livello di soddisfacimento del bisogno inferiore al 10%. Le domande ancora giacenti in graduatoria sono seicento e dal 1 marzo al 30 giugno è stato indetto un nuovo bando di assegnazione». Per questo associazioni e sindacati inquilino chiedono «la previsione di aree da destinare alla realizzazione di edilizia residenziale pubblica, per aumentare il livello di soddisfacimento delle domande di ERP, utilizzando lo strumento del Piano di Governo del Territorio che il Comune di Gallarate dovrà iniziare a predisporre nell’anno in corso».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Febbraio 2010
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