Stalking e violenza sessuale: picchiata e stuprata dall’ex

Lui, un 26enne italo-svizzero, è possessivo e violento, lei, 25 anni, lo lascia. Ma il ragazzo la perseguita, e infine la sequestra in casa sua e la costringe a rapporti sessuali per tutta una notte

Violenza sessuale, stalking, minaccia e furto: di questi reati deve rispondere un giovane di 26 anni, con doppia cittadinanza italiana e svizzera, denunciato martedì 16 febbraio dal Commissariato di Polizia di Busto Arsizio.
Nel gennaio scorso agli agenti si era rivolta una ragazza di 25 anni che aveva sporto denuncia/querela nei confronti dell’ex fidanzato per stalking. Benchè lei avesse deciso di troncare la relazione, lui le aveva riservato una serie di violenze, anche fisiche, e continue chiamate telefoniche, tenendola in uno stato di paura e soggezione. In numerose circostanze la ragazza era stata costretta, per evitare ulteriori e più gravi violenze fisiche, a sottostare alle pretese di rapporti sessuali del suo ex. 
I comportamenti aggressivi erano in verità cominciati poco dopo l’inizio della relazione sentimentale, quando a causa di una chiamata ricevuta dalla ragazza da parte di un amico di vecchia data in sua presenza, il giovane era andato in escandescenza insultandola; poi la situazione era precipitata con il passare del tempo.
I fatti salienti si sono svolti alla fine dello scorso anno. Alla fine di dicembre del 2009 lui le aveva chiesto un incontro per discutere della loro relazione, ma lei non aveva acconsentito. La stessa sera il giovane, chiamata la ragazza, le chiedeva dove fosse; "a casa di mia madre" la risposta. "Non è vero" controbatteva in tono molto aggressivo lui, "c’è la tv accesa in casa tua, lo vedo". La ragazza, ricordandosi di aver dimenticato la televisione accesa, si è precipitata a casa constatando la presenza all’esterno del suo ex. Questi l’ha obbligata con violenza ad entrare in casa, costringendola fino al mattino ad una serie di violenze fisiche e rapporti sessuali forzosi, e impedendole di allontanarsi da casa.
L’incubo è durato fino a quando, approfittando della telefonata di un vicino di casa che chiedeva se tutto fosse a posto, la ragazza è riuscita a convincere l’ex fidanzato a lasciarla andare al lavoro. A questo punto la vittima, ridotta in condizioni penose, con lividi su tutto il corpo e un taglio al labbro, ha denunciato l’accaduto in commissariato: fra l’altro si era accorta che il suo aguzzino le aveva anche rubato il navigatore satellitare. Pur invitata a farsi medicare in pronto soccorso, non l’ha fatto perchè, diceva, si vergognava.
Le indagini subito attivato hanno appurato che il 26enne bruto abirava in Svizzera; il furto del navigatore era un tentativo di impedire alla ex di rintracciare l’abitazione di lui.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Febbraio 2010
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