Critiche della Destra per la questione “Sechi”
Nello Riga attacca sindaco e giunta per come è stata gestita la mozione che riguardava l'assessore nel corso dell'ultimo consiglio comunale
« I cittadini hanno il diritto di sapere che, al momento della discussione sulla sfiducia di Sechi, la capogruppo di maggioranza si è attaccata ad un cavillo del regolamento comunale per discutere la questione a porte chiuse»
La Destra di Gavirate torna sull’ultimo consiglio comunale criticando sindaco e giunta per l’andamento della discussione che vedeva all’ordine del giorno tre punti delicati: la discarica di Gavirate, la stesura del PGT e la sfiducia all’assessore Walter Sechi.
Nello Riga sostiene che, vista la delicatezza dei temi, si sarebbe dovuto convocare un consiglio straordinario: «…ma il Sindaco, facendo il furbetto, ha deciso di discuterne in un’ assemblea ordinaria, mettendo le tre mozioni all’ultimo posto dell’ordine del giorno. È questa la loro tanto decantata democrazia?»
All’esponente dell’opposizione non è apparsa “democratica” la discussione sull’ultima mozione, proprio quella riservata all’assessore, a porte chiuse: « È proprio vero che in Italia basta prendere una minima carica per far sentire un cittadino il sovrano incontrastato. Noi de La Destra non siamo d’accordo con la posizione della maggioranza, poiché la discussione non era su un cittadino qualsiasi ma su una persona che possiede un ruolo istituzionale all’interno del paese quindi, riteniamo che
tutti i cittadini abbiano il diritto di sapere cosa è successo. Inoltre, un assessore in carica non si può permettere di entrare ed uscire da una proprietà privata e scattare fotografie senza il permesso del proprietario come se fosse il sovrano del paese».
« Con questo comportamento – conclude sarcasticamente Nello Riga – la maggioranza ha vergognosamente legittimato l’operato dell’assessore, perciò avvisiamo i cittadini di non stupirsi se dal nulla si trovassero qualche membro del consiglio comunale nel proprio giardino. Secondo noi, e lo diciamo a gran voce, il sindaco ha il dovere di togliere la delega all’assessore per aver fatto abuso di potere e della propria carica».
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