I brevetti insubrici stimolano l’uscita dalla crisi
Un seminario alle Ville Ponti dedicato ai titoli di proprietà industriale. Presentato il Fondo Nazionale per l’Innovazione e il progetto Rippi: Rete insubrica promozione proprietà industriale
L’Italia sarà il primo Paese in Europa a essere dotato di uno strumento di valutazione dei brevetti condiviso fra pubblico e privato. E’ questa una delle indicazioni emerse durante un seminario sulle novità relative ai titoli di proprietà industriale organizzato dalla Camera di Commercio varesina.
Questo strumento di valutazione economico-finanziaria dei brevetti, frutto di un protocollo promosso dal ministero dello Sviluppo Produttivo, è appunto una delle novità che hanno richiamato al Centro Congressi “Ville Ponti oltre 70 presenti.
«La partecipazione al seminario – dice Flavio Debellini, responsabile Retail area territoriale Varese della Banca Popolare di Bergamo – ci ha offerto l’occasione di approfondire un tema particolarmente interessante per il nostro istituto di credito: la valutazione del brevetto e del relativo sostegno economico all’azienda che lo ha depositato». Francesco Cattoni della Certiline di Cantello sottolinea invece l’importanza della brevettazione: «Siamo un’azienda che produce custodie di sicurezza per i preziosi. Brevettiamo spesso perché i nostri prodotti sono oggetto d’imitazione e quindi cerchiamo di tutelarli per valorizzarli al meglio».
Grande interesse tra i rappresentanti delle imprese e degli studi professionali intervenuti alle Ville Ponti hanno suscitato anche il Fondo Nazionale per l’Innovazione, dotato di uno stanziamento di 60 milioni di euro per sovvenzionare nuove progetti collegati a brevetti e altri titoli di proprietà industriale, e la presentazione del progetto «Rete Insubrica Promozione Proprietà Industriale» (Rippi) che vede l’Università Cattaneo di Castellanza operare insieme a Ticino Transfert, società per il trasferimento di tecnologia e del sapere della Svizzera Italiana, e alla Camera di Commercio del Canton Ticino. Partner di questo progetto, che punta a fornire alle imprese formazione e supporto per lo sfruttamento degli strumenti di tutela e valorizzazione della proprietà industriale, è la Camera di Commercio di Varese.
Un territorio quello varesino che proprio sul versante dei marchi e brevetti sembra segnare una sia pur cauta ripresa. Dopo la flessione coincisa con l’esplodere della crisi economica nel 2008 e con il suo svilupparsi nel 2009, sin dai primi mesi di quest’anno s’è registrata una risalita: alla fine di febbraio, infatti, i titoli di proprietà industriale registrati all’Ufficio Marchi e Brevetti della Camera di Commercio erano già 91 contro gli 84 dello stesso periodo dello scorso anno.
Per ulteriore informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Marchi e Brevetti-Innovazione della Camera di Commercio (tel. 0332/295.364; e-mail: brevetti@va.camcom.it).
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