“Adottaunaclasse” fa il pienone al Fratello Sole

Una mattinata ricca di spunti quella voluta dal Comitato antifascista con tre istituti superiori bustocchi. Fra gli ospiti, Flavio Oreglio. Monteduro (liceo Candiani): "La Resistenza del 2010 è quella contro le mafie"

Successo pieno per la manifestazione che stamane ha coronato il progetto "adottaunaclasse" lanciato dal Comitato antifascista bustese. Al Teatro Fratello Sole almeno 350 studenti con classi di ITC Tosi, ITIS e liceo Candiani, ma anche qualche studente straniero in visita di scambio, hanno non assistito passivamente, ma partecipato alla mattinata di incontro e riflessione che ha visto tra i protagonisti anche un volto noto e popolare come il cabarettista Flavio Oreglio.
Quello che è giunto a compimento stamane era un percorso che ha visto le scuole collaborare con il Comitato e con altri soggetti sui temi della democrazia, della convivenza, della partecipazione, dell’antifascismo espressi nei moodi più diversi. Un confronto collettivo, ma a più voci. Una mattinata "a porte aperte", in cui si è rimessa al centro la prassi dell’assemblea, del laboratorio come luogo d’incontro.

È con soddisfazione che Elis Ferracini, portavoce e "anima" del Comitato antifascista, accoglie il risultato odierno. «Bellissimo evento, complimenti a tutti e grazie soprattutto ai ragazzi e ai loro insegnanti che hanno ribadito l’occasione formativa e di sperimentazione del "dare corpo alle parole", con i loro interventi video, teatrali o musicali, tutti di qualità. Un grazie infine anche al sindaco che è venuto a salutarci»: Palazzo Gilardoni il patrocinio l’ha dato a tutte le manifestazioni, «e a Busto si può ancora cantare Bella Ciao». A questo proposito il comitato estende viceversa la sua solidarietà agli amici legnanesi per il "qui pro quo" di Piazza San Magno.

Molte le emozioni: quelle forti portate dal pensiero di Angioletto Castiglioni, resistente e reduce dei lager, quelle ben più leggere ma non prive di spunti di Flavio Oreglio, inframmezzate di battute. Il cabarettista ha invitato i ragazzi a porre attenzione alle parole e al loro uso. Per farlo, ha usato un trucco, leggendo loro il programma all’epoca socialisteggiante dei "sansepolcristi", i primissimi fascisti del 1919. Quando i ragazzi hanno mostrato una certa approvazione per i contenuti: Oreglio ha spiegato di cosa si trattasse, lasciandoli di stucco. La sua "lezione" agli studenti è di dare un senso, di contestualizzare, di crescere dotati di un sano spirito critico, poichè le cose non sempre sono ciò che sembrano o dichiarano d’essere. «E oggi» commenta Ferracini, «il tema del senso è stato forte e centrale, come quello della scelta. Scelta netta, davanti a forme striscianti di fascismo di ritorno; o davanti al malaffare delle mafie» su cui è intervenuto il prof. Monteduro, dirigente del liceo Candiani. «Mi sembrava giusto» dirà a Varesenews il preside «visto che abbiamo "adottato" una classe della Locride. La nuova Resistenza è questa, i partigiani del 2010 si battono contro le mafie. Non solo là, ma qui: la Lombardia è la lavatrice del denaro sporco della malavita italiana. Abbiamo un problema in comune, e non saprei dire se qui sia meno inquietante che in Calabria».

Altri interventi uditi in mattinata quelli di Walter Fornasa, dell’unviersità di Bergamo, dedicato alla scuola, dell’assessore Pardi del Comune di Mesero, nel Magentino, o quello di Giovanni Gaiera della Cascina Contina di Rosate, che, da medico, ha analizzato… l’Alzheimer di massa della società contemporanea, che tende a perdere la memoria e isolarsi. E proprio come un anziano malato, ha invece bisogno di costante cura, e soprattutto di compagnia: «non resta che stare vicini, se ci si molla si è persi» la morale che ne trae Ferracini.

Tutto bene, insomma, ma l’organizzatore dell’evento ha ancora un sassolino da levarsi: gli ospiti, in fondo, ha dovuto andarseli a scovare in giro per la Lombardia quasi col lanternino. «Come Comitato antifascista, sul territorio ci sentiamo intorno un fossato pieno di coccodrilli, e non sto parlando del nostro Comune», con cui bene o male vigono rapporti corretti. «È che per trovare una sensibilità attiva e forte su alcune tematiche si deve passare il Po: sarà un caso?» È infatti ad Anzola dell’Emilia che il burattinaio Ferracini ha trovato una… nuova patria morale ed una simpatica, insolita iniziativa dedicata proprio ai "burattinai resistenti", «unendo cultura popolare e memoria».

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 24 Aprile 2010
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.