Dilaga la cocaina: l’uso raddoppia ogni 5 anni

Uno studio dell'Asl di Bologna condotto tra quasi 15.000 persone di tutti i ceti e le età delinea i contorni allarmanti di un utilizzo sempre più diffuso dello stupefacente

C’è chi la usa per dimagrire e chi per aumentare l’euforia. Chi si avvicina per curiosità e chi per prendere coraggio. L’uso della cocaina sta dilagando, tanto da venir considerato un allarme sociale. Questa mattina al Centro Gulliver di Varese operatori e specialisti si sono confrontati sul tema: "Il consumo di cocaina: risultati della ricerca Multicentrica PCS – Risposte ed interventi nel territorio di Varese".
Davanti all’allarme sostenuto dal questore Marcello Cardona che ha ammesso la quasi impossibilità di contrastare efficacemente il mercato della droga a causa della sua estrema frammentazione, l’unica soluzione per fermare un trend di consumo in costante crescita (raddoppia ogni cinque anni) è la cultura della prevenzione. Di questo è certo don Michele Barban, responsabile del centro Gulliver: «La cocaina serve per migliorare le proprie prestazioni perchè non riusciamo più ad accontentarci di ciò che abbiamo. Io sono convinto che solo una rete reale di affetti possa contrastare questa esigenza di eccedere. Solo chi comprende il reale valore delle azioni può rifiutare il richiamo di simili sostanze che danno sempre problemi psichici».
Il diffondersi del consumo di cocaina è da tempo sotto gli occhi del dottor Vincenzo Marino dell’Asl grazie soprattutto all’ambulatorio dedicato alla cocaina: «L’uso di droghe non è un fenomeno contemporaneo ma è vecchio quanto il mondo. Il rapporto tra culture e droghe, però, non ci è mai stato tramandato in modo problematico. La differenza dei giorni nostri sono gli interessi economici dei produttori che premono per creare reti capillari di spaccio. A questa massiccia presenza si abbina il miglioramento delle condizioni di vita e l’aumento dei consumi superflui e voluttuari».
L’attrazione umana verso la cocaina, ha spiegato ancora il dottor Marino , si fonda su precise basi biologiche perchè questa sostanza attiva processi cerebrali generando condizioni psicologiche che gli uomini giudicano desiderabili grazie all’abnorme stimolazione dei centri di ricompensa cerebrale collocati nel cervello "limbico".
Da uno studio realizzato dall’Osservatorio epidemiologico delle dipendenze patologiche all’Asl di Bologna, presentati dal responsabile, dottor Raimondo Pavarin,  emerge che l’utilizzo di cocaina è assolutamente trasversale dai giovani studenti a professionisti affermati, con un reddito medio di 1800 euro mensili. Si usa droga soprattutto per aumentare le proprie prestazioni (25%), ma anche per divertimento (15%), per stare in compagnia (11%), per essere più disinibiti (4%). Di solito, si arriva al consuma di cocaina dopo aver provato altre quattro o cinque sostanza (34%). Ad allarmare è soprattutto il dato relativo agli studenti: almeno il 40% dei consumatori si è dichiarato studente e sono proprio i ragazzi ad avere la minor percezione degli effetti di questa dipendenza che, anche dal punto di vista economico, prevede un esborso medio di circa 1400 euro mensili.
Il richiamo del direttore dell’Ufficio scolastico provinciale Claudio Merletti alle responsabilità della scuola, dunque, volevano proprio sottolineare l’avvio di una sempre più stretta sinergia tra i vari attori che si occupano del fenomeno per avviare politiche efficaci di prevenzione: « Il direttore generale Colosio ha auspicato l’istituzione di una "sentinella" in ogni scuola media e superiore perchè vengano colti quei segnali decisivi e incontrovertibili: Il nostro compito è quello di trovare interventi più incisivi, per creare comunità di affetti, relazioni e interessi che diano risposte serie ai bisogni dei ragazzi».

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Pubblicato il 13 Aprile 2010
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