Il turismo cresce ma non in Ticino
Nel mese di febbraio il settore alberghiero svizzero ha registrato 3,3 milioni di pernottamenti, in aumento dell’1,9 per cento. Molti i visitatori stranieri soprattutto cinesi
Il turismo in Svizzera riprende a crescere anche se sono ancora presenti gli effetti della crisi che ha segnato il 2009. In diversi cantoni il flusso dei visitatori è stato positivo mentre in altri, come il Canton Ticino le difficoltà non sono ancora superate. A dirlo sono i dati provvisori diffusi oggi dall’Ufficio federale di statistica (UST). Nel febbraio 2010 il settore alberghiero della Confederazione ha registrato 3,3 milioni di pernottamenti, segnando una crescita dell’1,9 per cento (+ 59’000 pernottamenti) rispetto al febbraio 2009. I pernottamenti di turisti svizzeri sono progrediti del 5,7 per cento portandosi a 1,5 milioni (+ 81’000 pernottamenti). Quelli di ospiti stranieri sono invece calati dell’1,2 per cento, totalizzando 1,8 milioni (-21’000 pernottamenti).
A livello di regioni turistiche, nel febbraio 2010 è la regione Zurigo a vantare la maggiore crescita in termini assoluti con 19’000 pernottamenti in più (+6,5%) rispetto al febbraio 2009. Segue la regione di Basilea con 14’000 pernottamenti in più (+15%). I Grigioni, la Svizzera centrale e Ginevra registrano, ciascuna regione, 11’000 pernottamenti in più (rispettivamente +1,3%, +5%, +6,1%). Il Vallese accusa invece una perdita di 12’000 pernottamenti (-2%), registrando il maggior calo in termini assoluti. Segue il Ticino che vede il suoi pernottamenti scendere di 990 unità (-1,5%).
Ritornando al dato nazionale: da gennaio a febbraio 2010 i pernottamenti totali hanno raggiunto quota 6,1 milioni, registrando una lieve flessione dello 0,3 per cento (-17’000) rispetto allo stesso periodo del 2009. Con un totale di 3,3 milioni di pernottamenti, i turisti stranieri registrano un calo di 68’000 pernottamenti (-2%), mentre gli ospiti indigeni totalizzano 2,7 milioni di pernottamenti, ossia 51’000 pernottamenti in più (+1,9%). In aumento i pernottamenti di ospiti provenienti dal continente asiatico e americano.
A livello della domanda estera, il continente che segna il maggior incremento in termini assoluti è quello asiatico, con 12’000 pernottamenti in più (+13%). La Cina (esclusa Hong Kong) registra una progressione di 9700 pernottamenti (+78%) e vanta così il maggior aumento in termini assoluti di tutti i Paesi di provenienza stranieri. I pernottamenti dei visitatori provenienti da Hong Kong progrediscono di 3100 unità (+126%). Per il continente americano, l’incremento è di 7600 pernottamenti (+7,4%). Gli Stati Uniti registrano una crescita di 4200 pernottamenti (+6%), seguiti dal Brasile con un aumento di 2000 pernottamenti (+21%). Il continente europeo (senza Svizzera) registra invece una flessione di 41’000 pernottamenti (-2,6%). A segnare i maggiori cali in termini assoluti sono il Regno Unito e la Germania, entrambi con 14’000 pernottamenti in meno (-6,2% e -2,6% rispettivamente). Seguono la Svezia ed i Paesi Bassi, entrambi con 8900 pernottamenti in meno (-26% e -5,6% rispettivamente). In controtendenza la Norvegia con 2900 pernottamenti in più (+25%). I pernottamenti di visitatori africani registrano un aumento dell’1,3 per cento (+240 pernottamenti) mentre quelli di visitatori provenienti dall’Oceania scendono dello 0,9 per cento (-90 pernottamenti).
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