Bizzozero, Piana di Luco da “stradina” a strada

Approvato il progetto preliminare di riqualificazione per la via che porta da Gazzada Schianno in viale Borri. Costo dell'opera 4 milioni di euro per allargare la strada, realizzare una pista ciclabile e la fogna

Un intervento di riqualificazione che metterà fine alle lunghe code di chi percorre la via Piana di Luco per sbucare in viale Borri. Si tratta, per ora soltanto di un progetto preliminare che, è bene dirlo subito per ora non è finanziato, ma è stato inserito nel piano triennale delle opere del Comune di Varese ed entro tre anni, questo è l’obiettivo, vedrà la realizzazione.
La via Piana di Luco scende da Gazzada Schianno verso Bizzozero e sbuca in viale Borri all’altezza del ristorante “Vecchio convento”. Sono molti i varesini che sfruttano questa alternativa per “tagliare” il traffico di via Gasparotto. Una sorta di tangenzialina che della tangenziale, però, non ha nessuna caratteristica: è stretta, tortuosa e dissestata. Le auto che percorrono la via, soprattutto in alcune ore del giorno, sono davvero moltissime. Tanto che il Comune di Gazzada Schianno è stato costretto a istituire un pass e in alcune ore del giorno è vietato attraversare il centro storico di Schianno per i non residenti.
Il progetto di riqualificazione è stato presentato questa mattina, mercoledì 20 maggio, dall’assessore ai lavori Pubblici Gladiseo Zagatto, dal dirigente Franco Andreoli, dall’ingegnere Claudio Guanetti e da Marco Brolpito, funzionario del Comune di Varese.
“La giunta ha approvato, nel corso dell’ultima seduta, il progetto preliminare per la riqualificazione di via Piana di Luco redatto dagli studi Guanetti e Redaelli, con la sistemazione dell’assetto stradale e la realizzazione di nuove opere fognarie" ha spiegato l’assessore Zagatto .
Gli interventi saranno realizzati a partire da viale Borri, all’altezza della via Portorose, lungo la strada di collegamento con il Comune di Gazzada Schianno”.
“Le infrastrutture – ha continuato l’ingegnere Guanetti – riguardano la riqualificazione viaria con la realizzazione di una rotatoria e l’ampliamento del calibro stradale, che prevede anche la realizzazione di una pista ciclabile, per l’intero tracciato fino al confine comunale e il potenziamento della rete di fognatura mista esistente, per agevolare l’afflusso delle acque in occasione di precipitazioni intense”.
Quella zona è anche attraversata da mezzi pesanti che in non poche occasioni si sono trovati ad affrontare strettoie e, nel caso della via che porta al Bellavista, anche il piccolo ponte che porta in via Gasparotto: “La sicurezza, oggi come oggi, non è garantita per la scarsa visibilità nelle manovre di immissione, in entrambe le direzioni. Altrettanto inadeguata – si legge nel progetto- è la strettoia costituita dal ponticello per l’attraversamento del Torrente La Selvagna”.
Ecco quindi che cosa prevede l’opera.
I lavori interesseranno la parte sud del rione Bizzozero. Gli interventi di adeguamento in progetto prevedono una rettifica del tracciato lungo l’intero tratto a partire dall’innesto su viale Borri fino al confine comunale in corrispondenza del ponticello sul torrente La Selvagna per una lunghezza di 600 metri. Le opere miglioreranno le caratteristiche planimetriche e dimensionali della strada, che avrà una carreggiata di 6,50 m. di larghezza oltre alle cunette 1,00 m. lungo la corsia nord e di 0,50 m. lungo la sud, a lato della quale, separata da uno spartitraffico si snoderà parallelamente all’asse stradale una pista ciclabile. Il nuovo tracciato viario si connette al tratto realizzato dal Comune di Gazzada Schianno in corrispondenza della rotatoria nei pressi del confine amministrativo. L’intersezione con il viale Luigi Borri a nord sarà realizzata con rotatoria dotata di spartitraffico di raccordo e illuminazione.
Dal punto di vista delle opere di fognatura, la rete verrà adeguata mediante il potenziamento della canalizzazione esistente realizzando un tronco di fognatura  lungo il tratto di strada in progetto. E’ prevista la posa di un collettore per lo smaltimento delle acque meteoriche con diametro di oltre due metri in calcestruzzo, cui sarà affiancata una tubazione per lo smaltimento delle acque reflue con diametro 50 centimetri in grès.
I tempi di realizzazione dei progetti prima e poi delle opere saranno di circa tre anni. Ini zio dei lavori 2011 dopo lo sviluppo del progetto definitivo e l’attuazione degli espropri. Costo dell’opera: 4 milioni e 300 mila euro.

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Via Piana di Luco a Varese 4 di 8

Uan domanda, a questo punto, nasce spontanea: quella era la zona individuata dalla Giunta Fumagalli per accogliere il nuovo carcere. Che fine ha fatto quell’ipotesi? La domanda non ha risposta, non oggi almeno. “La questione non è oggetto di questa conferenza stampa”, ha risposto l’assessore Zagatto”. Bene, ne attenderemo una ad hoc.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Maggio 2010
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