In ricordo di Mia Martini a quindici anni dalla scomparsa

Quindici anni fa è scomparsa una delle più grandi interpreti della canzone italiana, le cui ceneri sono conservate al cimitero varesino

In ricordo di Mia Martini a quindici anni dalla scomparsaIl 12 maggio 1995 moriva a soli 47 anni Mia Martini, una delle voci più belle della musica italiana. Sono passati quindici anni ma ancora oggi il suo ricordo è vivo nella mente dei fan e delle persone che hanno potuto conoscere professionalmente o umanamente un artista unica nel suo genere. Mia Martini infatti, le cui ceneri sono conservate al cimitero di Cavaria, ha segnato la storia della musica italiana fin dal suo debutto, negli anni settanta, e ha collaborato con i più grandi artisti degli ultimi cinquant’anni.
Nata a Bagnara Calabra il 20 settembre del 1947 con il nome di Domenica Bertè, dopo una vita vissuta tra alti e bassi, ha trascorso gli ultimi anni della sua vita a Cardano al Campo, (nell’appartamento di Via Liguria 2) per stare più vicino al padre, Giuseppe Bertè, che ancora oggi vive a Cavaria con Premezzo. Il funerale si svolse il 15 maggio nella chiesa di San Giuseppe a Busto Arsizio e, secondo le cronache del tempo ancora ritrantracciali su youtube, parteciparono circa quattromila persone, tra cui molti nomi dello spettacolo. Durante la cerimonia tutte le radio trasmisero in contemporanea, alle 16.30, una catena musicale delle sue canzoni per ricordarla, così come tempo prima era stato riservato solo a John Lennon. La morte è sopraggiunta per un arresto cardiaco, le cui cause sono probabilmente riconducibili ad un overdose di sostanze stupefacenti.
Il nome di Mia Martini, quello che segnerà tutta la sua carriere artistica, le viene suggerito da Alberigo Crocetta, fondatore dello storico locale Piper che la volle tra i suoi ospiti: Mia in onore di Mia Farrow e Martini scelto fra i tre nomi italiani più famosi all’estero (spaghetti, pizza, e appunto Martini) come indicato da Wikipedia. In passato diverse occasioni hanno omaggiato l’artista e anche quest’anno diverse trasmissioni televisive saranno in suo ricordo: Giovanni Minoli “La storia siamo noi – Mia Martini – storia di una voce”, ripercorre la sua carriera, con le preziose testimonianze di colleghi e di alcuni familiari mercoledì 12. Rete 4 invece, nella stessa sera, propone nuovamente nelle fascia notturna “Notte Mimì”.

Secondogenita di quattro figlie, tra cui la famosa Loredana, Mia Martini esordisce nel mondo della musica non ancora maggiorenne e nei primi anni colleziona successi come "Piccolo uomo" di Bruno Lauzi, "Minuetto", "Ma quale amore", "Dove il cielo va a finire", "La Malattia", "Padre Davvero", "Donna sola" con importanti collaborazioni. Arriva poi l’incontro professionale e sentimentale con Ivano Fossati, il successo all’estero, la collaborazione con Aznavour. Negli anni ottantanta (1982) partecipa, tra le altre cose, al festival di Sanremo con "E non finisce mica il cielo", la canzone scritta da Fossati che verrà premiata dai giornalisti con l’istituzione, appositamente per lei, di quello che ancora oggi è il Premio della Critica. Nonostante il grande successo, gli anni ottanta per la cantante segue un periodo negativo che la vedrà ritirarsi dalle scene. Torna nel 1989 torna al festival di Sanremo con "Almeno tu nell’universo" scritta da Bruno Lauzi e Maurizio Fabrizio che la rilancerà nel mondo della musica. Continuano anni di successo fino alla sua prematura scomparsa. Per lei hanno scritto, tra gli altri, Biagio Antonacci, Claudio Baglioni, Lucio Battisti, Franco Califano, Mimmo Cavallo, Riccardo Cocciante, Paolo Conte, Fabrizio De André, Francesco De Gregori, Ivano Fossati, Enzo Gragnaniello, Bruno Lauzi, Mango, Amedeo Minghi, Mariella Nava, Stefano Rosso, Enrico Ruggeri, Antonello Venditti.

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Pubblicato il 12 Maggio 2010
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