L’industria varesina aspetta ancora la crescita
Nel primo trimestre migliora il chimico-farmaceutico, c’è lento recupero per la gomma e le materie plastiche, ancora deboli i settori metalmeccanico e tessile-abbigliamento. L’analisi congiunturale di Univa
Nel primo trimestre del 2010 si sono manifestati segnali di stabilizzazione dell’economia, anche se i valori raggiunti continuano a essere lontani dai risultati ottenuti prima della recessione e l’uscita dalla crisi avviene con modalità e velocità diverse. È questa la prima considerazione che emerge dall’indagine congiunturale effettuata sul primo trimestre dell’anno dall’Ufficio Studi dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese.
PREMESSA. In alcune aree del mondo, spiega l’analisi effettuata, la ripresa è già avviata: i paesi in via di sviluppo sono tornati a crescere a ritmi sostenuti ed in Cina nel primo trimestre del 2010 il Pil è aumentato dell’11,9% rispetto allo stesso periodo del 2009. Anche le economie mature hanno intrapreso il cammino della ripresa, ma con una velocità inferiore e con maggiori incertezze: dagli Stati Uniti arrivano segnali incoraggianti con un aumento della produzione industriale, sebbene qualche preoccupazione continui a derivare dall’andamento del mercato del lavoro; in Europa la ripresa si sta lentamente consolidando in Francia e Germania, ma rimane una certa instabilità sui mercati per la recente situazione delle finanze greche e per i timori relativi ai debiti pubblici di altri stati, tra cui Portogallo e Spagna che rischiano di rallentare ulteriormente l’uscita dalla crisi.
Anche in Italia siamo di fronte ad una lenta ripresa e la situazione appare in miglioramento rispetto allo scorso anno, anche se siamo al di sotto dei livelli di ricchezza pre-crisi e probabilmente ci vorranno anni per riuscire di nuovo a raggiungerli.
Attualmente a destare maggiore preoccupazione, anche tra le imprese varesine, sono le materie prime. Il ritorno a ritmi di crescita sostenuti nei paesi in via di sviluppo, in particolare in Cina, fa crescere i timori per possibili rialzi nei prezzi prima che la ripresa si sia pienamente consolidata anche in Italia, con effetti negativi per il mondo imprenditoriale che si troverebbe a fronteggiare un costo di approvvigionamento crescente non supportato da ordinativi adeguati. Al momento della redazione dell’indagine, secondo il The Economist Commodity Price Index, i prezzi delle materie prime sono saliti del 32,2% (in dollari).
PRODUZIONE PROVINCIALE. A livello varesino i dati dell’indagine congiunturale mostrano un consolidamento rispetto a quanto rilevato a fine 2009. I segnali provenienti dal mondo delle imprese, dopo i continui peggioramenti registrati nella prima parte del 2009, evidenziano da ormai qualche mese un rallentamento nella caduta dei livelli economici e una stabilizzazione sui bassi valori toccati dopo lo scoppio della crisi. Si evidenziano però differenti velocità e modalità di reazione tra settori e comparti.
Sotto il profilo produttivo nel primo trimestre del 2010 le imprese intervistate si sono divise pressoché allo stesso modo tra coloro che continuano a registrare un miglioramento nei livelli produttivi rispetto alla rilevazione precedente (35%), un peggioramento (33%) e una stabilità (31%). Tuttavia, questo risultato è esito di diversi andamenti settoriali. All’interno dei settori metalmeccanico e tessile-abbigliamento si rileva una certa disomogeneità di comportamento e di risultati tra le imprese che hanno partecipato all’indagine; nel settore gomma e materie plastiche la maggior parte delle imprese è orientata ad una stabilità rispetto al trimestre precedente, mentre dal chimico e farmaceutico arrivano segnali di miglioramento.
L’indicatore dei consumi elettrici delle piccole e medie imprese manifatturiere varesine, recentemente introdotto nell’indagine congiunturale, conferma il consolidamento della situazione economica: nei primi due mesi del 2010, ultimo dato disponibile, i consumi elettrici del campione analizzato sono cresciuti mediamente del 2% rispetto allo stesso periodo del 2009, anche se con profili settoriali diversi.
PREVISIONI. Le aspettative per il prossimo trimestre sono orientate verso un moderato miglioramento dell’attuale situazione: il 43% delle imprese del campione prevede una stabilizzazione intorno ai livelli produttivi attuali anche nei prossimi mesi, il 50% un incremento nella produzione e solo il 7% peggioramenti. Questi dati confermano quindi la frenata nella caduta dei valori economici ed i primi passi verso una lenta ripresa che al momento si manifesta più sotto forma di consolidamento dell’attuale scenario che come vera e propria inversione di tendenza e pieno ritorno alla crescita, considerando il ridimensionamento dei volumi registrato nel 2009.
ORDINI. Orientato alla stabilità anche il portafoglio ordini delle imprese, che però continua a risentire di una certa volatilità presente sui mercati. Nel primo trimestre 2010 il 52% delle imprese del campione segnala una situazione di continuità negli ordini con il trimestre precedente, il 38% un miglioramento e il 10% ancora peggioramenti.
OCCUPAZIONE. L’onda lunga della crisi continua ad avere effetti negativi sul mercato del lavoro. Nel primo trimestre del 2010 sono state autorizzate circa 7.169.000 ore di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, valore stabile rispetto al trimestre precedente (+0,4%), ma in crescita del 26,4% rispetto alle ore autorizzate nel periodo gennaio-marzo del 2009. Si segnala un incremento anche nell’utilizzo della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria.
Per quanto riguarda la scomposizione settoriale, nei primi 3 mesi del 2010, il 52% delle ore di cassa integrazione ordinaria autorizzate sono state richieste da imprese del settore metalmeccanico, che segna però una riduzione rispetto al trimestre precedente (-17,4%); il tessile-abbigliamento raccoglie il 19% delle ore, in aumento del 17,3% rispetto al periodo ottobre-dicembre 2009; in crescita rispetto allo scorso trimestre anche le ore autorizzate nei settori gomma e materie plastiche (+13%) e chimico e farmaceutico (+64,4%) che pesano rispettivamente per il 13% e il 5% sul totale delle ore di cassa integrazione ordinaria.
EXPORT. Per quanto riguarda il commercio internazionale gli ultimi dati disponibili sono relativi alla fine del 2009. L’economia varesina ha chiuso lo scorso anno con le esportazioni scese ad un valore di 7.723 milioni di euro, in riduzione del 17,1% rispetto al 2008. Anche l’import, ammontato a 4.686 milioni di euro, ha segnato una contrazione: -19,3%. Il saldo commerciale varesino continua però a mantenersi positivo (+3.037 milioni di euro).
In chiusura d’anno si conferma quanto osservato lungo i singoli trimestri: il peggioramento dei rapporti commerciali non è generalizzato e si registrano differenze sulla base dei mercati di riferimento. Le esportazioni continuano ad aumentare verso alcune aree in via di sviluppo – verso l’Asia Centrale si è registrato un incremento del 16,1%, verso l’Asia Orientale del 9% e verso l’Africa Settentrionale del 7,1% – , mentre variazioni negative sono state registrate con l’America Settentrionale (-12,9%) e l’Unione Europea (-21,8%).
Nel settore metalmeccanico le esportazioni e le importazioni hanno subito una flessione rispetto al 2008 rispettivamente pari a -17,8% e -23,6%, ma alcuni comparti continuano a registrare una crescita del commercio estero (tra cui l’aeronautico, la filiera dell’energia, alcune produzioni legate all’elettronica e all’ottica).
Nel tessile-abbigliamento la riduzione dell’import è stata pari a -10,3% e dell’export a -19%, maggiormente accentuata nella produzione di prodotti tessili rispetto al comparto abbigliamento.
Nel settore chimico e farmaceutico le importazioni sono diminuite del 16,2% e le esportazioni del 14,7%. In realtà sono i prodotti chimici ad aver registrato contrazioni dell’export e dell’import, mentre crescono i flussi di commercio estero generati dal comparto farmaceutico.
Anche l’export e l’import del settore gomma e materie plastiche segnano una variazione negativa (rispettivamente -15,4% e -16,6%).
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
fracode su Varese ancora in piazza per la Palestina: "Rompiamo il silenzio contro il genocidio"
Giuseppe Mantica su Un futuro nella musica per il cardiologo dell’ospedale di Gallarate Giovanni Gaudio in pensione a fine anno
Bustocco-71 su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
PaoloFilterfree su Dall’abbandono alla rinascita: la lunga marcia dell’ex Aermacchi
Felice su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
lenny54 su È arrivato il gran giorno a Monteviasco: dopo sette anni di stop riparte la funivia
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.