Legnano si è tinta di medioevo per il Palio
I colori delle contrade, il rombo dei tamburi i cori dei legnanesi hanno dipinto le strade. Anche quest’anno il lunghissimo corteo ha sfilato per le vie della città
A Legnano, quando va in scena il Palio, l’euforia e l’entusiasmo che si respirano per le strade della città non sono nemmeno lontanamente paragonabili a nessun altro evento pubblico. Nemmeno alla finale dei mondiali di calcio. Il Palio é un giorno senza paragoni, il coronamento di un percorso che impegna le contrade della città per tutto l’anno.
I figuranti sono centinaia, così come gli animali che sfilano: buoi, pecore, asinelli e naturalmente i cavalli, maestosi, robusti , eleganti.
Tutto é curato nei mini particolari: la preziosità dei vestiti, il rigore della ricostruzione storica, il rispetto di un cerimoniale che per i legnanesi è qualcosa di sacro.
I colori delle contrade dipingono le strade della città, il rombo dei tamburi è coperto solo dai cori dei legnanesi. Anche quest’anno il lunghissimo corteo ha sfilato per le strade della città: piazza Carroccio – via Gilardelli – largo Tosi – piazza IV Novembre – corso Italia – piazza Monumento – piazza del popolo – via Venegoni – via XX Settembre, per poi fare l’ingresso trionfale allo stadio. C’erano gli stendardi cittadini, delle contrade e delle rappresentanze. L’imponente corteo storico, composto da oltre 1200 figuranti, ha sfoggiato tutto l’orgoglio e la tradizione della città. Sui fianchi delle strade, arrampicati un po’ dappertutto o affacciati dalle finestre e dai balconi: migliaia e migliaia di persone, legnanesi e non, accorsi per vedere questa gara ippica che racchiude in se un coacervo di storie, emozioni e passioni che ogni anno si arricchisce sempre di più.
All’interno dello stadio, in una scenografia mozzafiato, hanno sfilato tutte le contrade e i loro cavalieri. Alla loro testa, a guidare il Carroccio, c’era il più impetuoso di tutti, Alberto Da Giussano, in groppa al destriero più bello.
Poi il consueto cerimoniale, che ha visto il supremo magistrato estrarre l’ordine con il quale si sono sfidate le contrade.
La sfida si è svolta in tre distinte batterie da 4 cavalli ognuna, e quattro giri di pista (circa 240 metri ognuno) che anche quest’anno ha visto stravincere la contrada Flora. Al termine, la consueta invasione di campo dei tifosi, che sono andati a prendere la croce lobata e a portare in trionfo il fantino che li ha portati alla vittoria. La festa è poi proseguita per le vie del centro di Legnano.
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