“Per sconfiggere le mafie: fermare la politica di Lega e Pdl”
La federazione della Sinistra attacca il Governo in occasione del G6 sulla sicurezza che si terrà a Varese venerdì 28 e sabato 29 maggio
La mafia e la crimininalità organizzata sono realtà gravi del nostro Paese, dal sud al nord. In provincia di Varese c’è la mafia.
Le mafie alimentano in particolare i lucrosi mercati di morte delle droghe e delle armi e con il riciclaggio di denaro stravolgono l’economia.
Chi opera in prima linea contro le mafie, Magistratura e Forze dell’Ordine in primo luogo, da anni chiede provvedimenti di indagine e repressione dei traffici finanziari. Colpendo questa attività è possibile sconfiggere le mafie.
Questo messaggio proviene in primo luogo da Falcone e Borsellino che ormai vent’anni fa sperimentarono questo terreno di indagine e diedero colpi fondamentali alle “famiglie” mafiose.
Le mafie sono una zavorra che impedisce lo sviluppo economico e sono la fonte principale della corruzione, della finanza nera, dell’inquinamento delle Istituzioni.
La lotta contro le mafie rischia un rallentamento a causa di provvedimenti assunti dal Governo come:
* abolizione di fatto del reato di falso in bilancio e della tracciabilità delle transazioni finanziarie, in parte ripristinata dopo che i buoi sono scappati;
* rifiuto del Ministro Maroni e del Governo a sciogliere il Comune di Fondi infiltrato dalla mafia (un simile atto non è mai avvenuto nella storia dell’Italia repubblicana e non deve costituire un precedente);
* attacco allo strumento delle intercettazioni telefoniche e ambientali che è indispensabile per le indagini della Magistratura;
* i condoni e gli “scudi” in campo finanziario ed edilizio, che sono una sorta di lasciapassare per le attività criminali, per l’evasione fiscale e il nero;
* con il federalismo demaniale e fiscale non solo si dissesta il bilancio dello Stato, ma si consente anche ai tentacoli delle mafie di mettere le mani sulle aste dei beni pubblici.
Con la finanziaria oggi il Governo decide di far pagare la crisi ai lavoratori, ai pensionati e al mondo della produzione per “salvare” i potentati finanziari e della rendita e si rifiuta di investire per un PIANO PER IL LAVORO che può dare prospettive di sviluppo e togliere il foraggio a mafia e criminalità. Occorre che il mondo del lavoro scenda in campo per fermare il Governo degli “scudi” e dei regali agli speculatori e alle cricche.
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