Un anno di attività per l’asilo nido comunale
Gestito dalla cooperativa Arenada, si tratta di una villa su tre piani ristrutturata dall’amministrazione comunale: “Aiutiamo i bambini a diventare autonomi”
L’asilo nido comunale “Micronido” sta per compiere un anno di attività. Gestito dalla cooperativa Arenada, la struttura è stata interamente rifatta dall’amministrazione comunale: una villa su tre piani molto bella, curata nei particolari e con tanto di giardino. Si trova in pieno centro a Gornate Olona, con la capacità di poter accogliere 10 bambini fino ai tre anni. L’appalto per la gestione se lo è aggiudicato Arenada, nata appositamente dall’associazione il Melograno di Gallarate (Arenada, infatti, vuole dire proprio Melograno in sardo). La cooperativa non è nuova a questa esperienza e gestisce già le strutture simili di Gallarate e Albizzate.
Nelle prossime settimane dovrebbe entrare in vigore la graduatoria per la gestione dei bambini inscritti e sul controllo di tutto dovrebbe operare anche una commissione comunale appositamente costituita. Nella struttura di via Cavour vi lavorano tre persone, più una volontaria. «I disegni sulle pareti li abbiamo realizzati noi – racconta la coordinatrice Selina Moretti -. Siamo molto contenti di questa struttura e ci siamo organizzati bene».
Al piano terra c’è la zona accoglienza, al secondo i tavoli attività, la zona pranzo, la cucina e il bagno dei bambini. Al terzo piano c’è la sala movimento, la stanza della nanna e un altro bagno. Tutti e tre i piani sono serviti da un montacarichi.
La coordinatrice spiega poi il metodo che viene adottato per l’educazione dei bimbi: «Noi non abbiamo ancora trovato un nome per il nostro metodo – racconta Selina Moretto -, lo definirei semplicemente il “metodo melograno”. Si tratta di attenzione per la cura, il non sostituirsi ad altri e portare i bambini, ma anche i genitori, all’autonomia. Il nostro obbiettivo è infatti quello di far capire a entrambi che il bambino è competente per fare da solo e che può agire in prima persona. Il nostro ruolo e di mediazione tra adulti e bambini. Questi sono persone a tutti gli effetti, noi diamo loro gli strumenti adatti perché possano sviluppare le competenze. Dopo questo percorso i bambini diventano indipendenti sotto ogni punto di vista. Siamo gli osservatori attenti che rispondono alle richieste implicite ed esplicite dei bambini».
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