Autovelox nuovo, e scatta la frenata “preventiva”

Non solo il "braccio" con gli occhi di Buguggiate, ma anche tante altre zone "calde" fanno discutere i nostri lettori che si chiedono: ma quali sono i limiti?

Autovelox, che passione. Se c’è un argomento capace di catalizzare l’attenzione come pochi è quello dei dispositivi per rilevare la velocità sulle strade. A far discutere i lettori di Varesenews negli ultimi giorni è stata in particolare la querelle sull’autovelox della Sp1 a Buguggiate e sui relativi limiti da rispettare. Lo stradone ampio e veloce che tra splendidi panorami conduce al lago di Varese, fornendo un’apprezzata alternativa all’ingresso nel capoluogo (via Gasparotto, Autolaghi), vede ora i più preoccupati dalla segnalazione dello strumento di rilevazione rallentare fino a velocità "urbane" per paura della multa; a rischio, secondo alcuni, di tamponamenti che venificherebbero l’effetto "preventivo" dell’apparecchiatura. Come descrive anche una nostra lettrice, Antonella D., che ci scrive:
"Oggi ho assistito ad un mancato incidente presso il nuovo autovelox sulla sp1, un motociclista a momenti andava a sbattere contro un furgone che proprio sotto al velox ha frenato bruscamente nonostante viaggiasse già a meno dei 90 km/h consentiti".
Sulla Sp1, da che mondo è mondo, "si va", e a ben più di 50 all’ora. Con periodici incidenti che hanno dato al Comune la giustificazione per imporre la rilevazione con autovelox fisso; come si vede, per ora senza migliorare la sicurezza. È strada extraurbana secondaria e come tale il limite, salvo indicazioni diverse, è di 90 all’ora, come da art. 142 del Codice della Strada. Limite che può diventare di 110 in superstrade a due corsie senza incroci a raso, come la 336 per Malpensa, sempre salvo indicazioni diverse; non così sulla Vergiate-Besozzo, già superstrada declassata proprio per la presenza degli incroci e diventata "risorsa strategica" per le casse di qualche amministrazione comunale. E poichè tutti siamo automobilisti, il tema è universalmente sentito tra chi è già messo a mal partito dal costo di benzina, bolli, assicurazione e balzelli vari.
Tornando alla Sp1 e all’autovelox di Buguggiate, dalla Polstrada di Varese, interpellata, fanno sapere che, mancando qualsiasi indicazione di segno diverso, localmente il limite risulta di 90 chilometri orari: come il buonsenso, prima ancora che la legge, detta. A temere dovrebbero essere quindi relativamente in pochi, cioè chi, soprattutto la notte, ha il piede pesante sull’acceleratore (o sul gas, se si parla di moto, che in quel tratto spesso "aprono").
Anche dal nucleo stradale della Polizia provinciale confermano: «Se c’è un limite inferiore rispetto alla tipologia di strada, questo deve essere segnalato. Lì non ci sono cartelli in tal senso». Di conseguenza, limite a 90 all’ora. Di fatto, la multa è solo dai 96 km/h in su, vista la tolleranza del 5%, o comunque di 5 chilometri orari.

Nei numerosi commenti giunti alle lettere inviateci dai lettori, si scontrano il partito, maggioritario, di chi sente puzza di bruciato e sospetta di moventi e intenzioni di tutti questi controlli, vedendoli come l’ennesimo attentato alle proprie tasche, e quello, minoritario ma molto vocale, che "senza il bastone nessuno rispetta le regole", siamo un popolo di incivili e allora giù sanzioni.
In più vengono citate dai nostri lettori alcune altre situazioni puntuali di strade, questa volta urbane, nelle quali si raccomanderebbe viceversa di limitare la velocità con controlli per evitare corse a rompicollo, notturne e non, (a Casciago via Matteotti; a Olgiate Olona, via Pascoli), oppure nelle quali si applicano limiti urbani pur in presenza di caratteristiche in apparenza "extraurbane" (viale Piero Chiara a Varese, limite a 50 sulla rampa). Perchè, si faceva notare, se la legge è valida in generale, ogni amministrazione locale ha poi le sue regole, i suoi limiti localmente applicati: e se c’è chi vedendo un autovelox frena fino ai cinquanta all’ora è per questo non ingiustificato timore. Gli autovelox vengono infatti messi dalle amministrazioni comunali: si distinguono poi le strade in cui è possibile metterli senza obbligo di contestazione al momento (quelle su cui si viene "stangati" dal rilevatore automatico) e quelle che richiedono la contestazione, dove invece dovrebbero essere presenti due pattuglie, "a monte" e "a valle" per fermare l’automobilista. Inutile dire che sono le prime, come la Sp1 o la Vergiate-Besozzo, quelle più "a rischio" per punti patente e portafogli.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Luglio 2010
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