Celiachia, pronta una soluzione varesina?

Il direttore dell'Insubria'S Biopark annuncia una scoperta che potrebbe rivoluzionare il mondo dei celiaci

celiachiaArrivano ottime notizie dal Biopark, grazie ai ricercatori della fondazione provenienti dalla ex Lepetit: a Gerenzano sono infatti a buon punto per risolvere la parte più drammatica del problema della celiachia.

«Siamo riusciti a spezzare la molecola nelle due parti del glutine che risultano tossiche per chi ha il morbo celiaco – Spiega Andrea Gambini, direttore della Fondazione, dove lavorano 25 ricercatori, il 90% dei quali ex Vicuron, quei ricercatori che hanno lottato per mantenere in Italia le loro eccellenze scientifiche e in nome dei quali la Provincia si è mossa nel 2006 Se continua così il progetto, entro due anni il malato di celiachia potrà assumere una pillola mezz’ora prima del pasto e non avere più i problemi che ha ora. Questo non significa, naturalmente, che potrà mangiare quantità industriali di pasta ma potrà mangiare nei locali o fuori casa più tranquillamente».

«Oggi un celiaco va in un ristorante e mangia cibi che apparentemente non hanno glutine ma invece sono stati lavorati con pentole o cucchiai che sono venuti in contatto con glutine e danno grandi problemi – Conclude Gambini – Con questi due enzimi il problema sarà completamente risolto»

La ricerca, capitanata da Linda Cavalletti, prosegue anche grazie ai 200 milioni di euro appena stanziati dalla Provincia, così come hanno spiegato nella conferenza stampa – report di questa mattina, 13 luglio 2010. Se dovessero essere confermati successi e tempi, si tratterebbe di una rivoluzione straordinaria, per uno dei problemi più seri scoppiati negli ultimi anni in ordine alle intolleranze alimentari.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Luglio 2010
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