Saporiti: “La sicurezza non si fa con la propaganda”
Mentre a Villa Recalcati si firma il Patto per la Sicurezza, in piazza Libertà le organizzazioni sindacali della polizia protestano contro la finanziaria che taglia le risorse
A Villa Recalcati si firma il Patto per la Sicurezza. Appena fuori, in piazza Libertà, altre firme pesano nella giornata. Sono quelle che le organizzazioni sindacali della polizia di Stato stanno raccogliendo in tutta Italia a sostegno della loro protesta contro l’ennesimo colpo di scure alle risorse necessarie al funzionamento della “macchina” che produce sicurezza.
«Questa coincidenza, segna tutta la distanza fra la propaganda politica e la realtà, fra il localismo e le vere necessità urgenti del Paese – dice Giorgio Saporiti, segretario del Silp – Cgil provinciale -.
Una propaganda fatta di auto blu, di patinate rassegne giornalistiche, di senzazionalismo; una realtà che in questi anni testimonia tutti i fallimenti della politica in tema di sicurezza a partire dalle pericolose derive rondistiche, fino all’allineamento agli standard europei anche per quanto riguarda l’azione di raccordo e di ottimizzazione fra le forze di polizia nazionali, a cominciare dall’istituzione di vere sale operative comuni».
Secondo i Silp/Cgil e Siap/Uil, ci sarebbe stata in questi anni un’involuzione, come «la proposta attualmente in discussione in Parlamento per limitare l’uso delle intercettazioni telefoniche come strumento di indagine. In un paese dall’alta incidenza criminale come il nostro, un colpo come questo vale quanto cento Patti per la Sicurezza, quanto mille Patti per la Sicurezza, e non basta certo snocciolare i dati sugli arresti dei mafiosi, se ogni giorno emergono segnali che documentano come anche questa provincia stia sprofondando sempre più nella mani delle mafie».
La raccolta di firme da parte dei sindacati di polizia ha dunque un significato duplice perché arriva proprio nel momento in cui nel Palazzo della Provincia si sottoscriveva il Patto per la Sicurezza per il Lago Maggiore. «Abbiamo voluto evidenziare tutta la differenza fra questi due momenti – spiega Saporiti – perché per le forze di polizia la Finanziaria assesterà un colpo mortale perfino alle risorse indispensabili a garantire nei prossimi anni i servizi essenziali, ed a farne le spese sarà la sicurezza di tutti. Invece di mettere sotto attacco Sanità, Sicurezza e Scuola, in un periodo di sacrifici la politica dovrebbe tagliare prima le spese non indispensabili (magari a cominciare degli Enti Inutili), e poi quelle meno necessarie. Non quelle indispensabili. Invece sta succedendo l’esatto opposto, si stanno mettendo le mani nelle tasche delle Istituzioni, si sta riducendo sempre di più il servizio che potranno fornire ai cittadini, e quindi in sintesi l’effettiva fruibilità e la difesa dei loro diritti».
In ambito locale, secondo i sindacalisti, ci sono più gravi contraccolpi, «dal momento che non c’è alcuna certezza che questi tagli non impediranno la realizzazione della nuova Caserma per la Polaria di Malpensa e di quella per la PolStrada di Varese già approvate dal ministero dell’Interno, due conquiste storiche del Siap e del Silp/Cgil di Varese ed indispensabili a sottrarre al degrado logistico e organizzativo due reparti così importanti per l’intera provincia».
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