“Mense scolastiche, nessun bambino rimarrà senza pasto”

Sindacati e liste civiche contro il comune per aver servito, a maggio, dei panini ai figli di genitori che non pagano il buono pasto: “Troppe famiglie morose e non è una questione di povertà”

«Alle mense scolastiche prima di tutto si deve salvaguardare i bambini». Sindacati di Cgil Cisl e Uil, ed anche la Lista civica Insieme per Gerenzano, si sono mobilitati per chiedere spiegazioni all’amministrazione comunale su quanto sta accadendo in paese. Nelle mense scolastiche, infatti, numerosi genitori non pagano il servizio mensa e il comune aveva inizialmente fatto sapere che non saranno serviti pasti ai bambini di genitori morosi. «Vogliamo far capire ai genitori che serve pagare un servizio – spiega il vicesindaco Pierangela Vanzulli -. Nessun bambino è mai rimasto senza pasto e mai lo sarà».
Nel mirino della lista civica di minoranza e dei sindacati anche l’episodio accaduto nello scorso maggio ed emerso solo nei giorni scorsi: in mensa ai bambini di genitori morosi, al posto del solito pasto, in accordo con la dirigenza scolastica, vennero dati dei panini imbottiti ed acqua minerale.
«È accaduto solo per due giorni e in questo inizio anno non si è ripetuto, inutile attaccarsi a quell’evento – commenta l’assessore Elena Galbiati -. Il problema dei mancati pagamenti esiste e va affrontato, si tratta di decine di famiglie. In queste settimane stiamo cercando di far capire questo ai genitori: chi ha problemi a pagare si rivolga ai servizi sociali, cercheremo una soluzione. Per tutti gli altri, non ci sono scuse, la mensa scolastica è un servizio e va pagato. Stiamo monitorando ancora gli arrivi dei pagamenti. Al 30 settembre faremo il punto della situazione così avremo questo elenco preciso che ci auguriamo sia il più piccolo possibile. A quel punto la dirigenza scolastica comunicherà ai genitori morosi che non possono lasciare i figli in mensa. Se persistono emetteremo le cartelle a ruolo esattoriali, non possiamo fare altro. Intanto nessuno dei bambini figli di genitori che non pagano salterà il pasto o mangerà panini».
 
I sindacati fanno anche una richiesta precisa all’amministrazione comunale: «Deve però essere chiaro a tutti, e in particolare agli Amministratori locali che svolgono un delicato e importante ruolo anche in questa fase di crisi economica, che i bambini, tutti i bambini, devono essere protetti. Protetti e difesi da ogni umiliazione, sempre e comunque. Riteniamo anche che, nei casi in cui vi sia una reale impossibilità a pagare da parte delle famiglie, diventi necessario un intervento delle istituzioni, un intervento che sappia affrontare il problema anche attraverso il coinvolgimento dei servizi sociali. D’altra parte così è sempre stato, quando in gioco vi sono i diritti e gli interessi dei minori.
«Ringrazio questi signori delle loro puntualizzazioni e dei loro consigli – risponde il vicesindaco Vanzulli, che detiene la delega ai Servizi Sociali -. Tengo a precisare però alcune cose: i minori non devono subire alcun tipo di umiliazione, abbiamo affrontato seriamente il problema. Il problema sono i genitori che non onorano; la mensa non è obbligatoria, il genitore può tenere a casa il figlio. Qui non si sta parlando di famiglie in difficoltà, in questi casi sarebbero intervenuti i servizi sociali. Si tratta di famiglie che non rientrano nei servizi sociali, persone che si comportano in questo modo, pensando che il servizio non debba essere pagato. Non si è arrivati a prendere queste decisioni dalla sera alla mattina, si è data prima comunicazione ai genitori, ma non si è ottenuta alcuna risposta».  
 
«Noi confidiamo di non dover arrivare che quello che è successo porti le persone a fare il loro dovere – concludono dal Comune -. Se un genitore ha delle necessità, parliamone. Bisogna capire dov’è il limite. Altrimenti non c’è più una regola. E non è solo il pasto scuola, salta tutto il sistema. Non possiamo non mettere un limite. Il comune di Gerenzano non si rifà sui bambini. Abbiamo dei servizi sociali che sono dei migliori del distretto. L’attenzione c’è per tutti. Di passare per i soliti brutti e razzisti leghisti non ne posso più. Non è così. È solo una questione di regole e senso civico».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Settembre 2010
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