San Nazaro, il santuario sarà restaurato

Il Parrocco Monsignor Erminio Villa ha recentemente sottoscritto, in qualità di parte committente, il progetto di restauro conservativo della chiesina che potrebbe risalire all’anno mille

Domenica 3 ottobre avranno luogo nel cuore del rione della Bartolora, antico nucleo abitato di Abbiate Guazzone, i tradizionali festeggiamenti legati al culto dei Santi Nazaro e Celso, martiri cristiani, patroni dell’omonima chiesa che si erge alla fine di via Frescobaldi. L’origine di tale festa si perde nella notte dei tempi, in ragione anche del fatto, attestato dalle ultimissime ricerche storiche, che il piccolo santuario vanta una storia millenaria, essendo con ogni probabilità addirittura antecedente all’anno Mille.
Il Parrocco Monsignor Erminio Villa, molto apprezzando l’amore e l’attaccamento degli abbiatesi verso questo antichissimo monumento di fede ha recentemente sottoscritto, in qualità di parte committente, il progetto di restauro conservativo della chiesina proposto dal coordinamento gruppo del San Nazaro e Club 33 e redatto dagli Architetti Giorgio e Chiara De Cesare.
 
Non appena arriverà il nulla osta canonico, subordinato all’approvazione del progetto da parte delle Soprintendenze ai Beni Architettonici e ai Beni Archeologici di Milano, la realizzazione del primo lotto di lavori potrà finalmente iniziare. In prima battuta i professionisti hanno ritenuto opportuno focalizzare l’attenzione sulla definitiva risoluzione del grave problema della risalita umida proveniente dal terreno, vera piaga della chiesina: «La prima e fondamentale tappa del processo di recupero e conservazione del San Nazaro e Celso è quella dell’eliminazione dell’umidità dai paramenti murari, specialmente da quello del fronte principale di ingresso, verso cui confluiscono, in ragione della conformazione tipo-morfologica del terreno circostante la chiesa, importanti flussi di acque, più o meno superficiali, che vanno ad impregnare pericolosamente la muratura, con grave danno strutturale, funzionale ed estetico. A tal fine verrà predisposto un sistema di allontanamento delle acque meteoriche costituito da uno scannafosso perimetrale esterno e da un opportuno sistema di canalizzazioni: questi interventi rientreranno nel primo lotto di lavori, che prevediamo di iniziare con l’anno nuovo» dichiara Giorgio De Cesare, progettista e direttore dei prossimi lavori.
 
Le ricerche storiche curate dai due professionisti nella fase propedeutica alla stesura del progetto vero e proprio hanno confermato i loro iniziali sospetti in merito all’antichità della chiesa: le caratteristiche tipologiche del manufatto richiamano fortemente quelle di edifici funerari di area alpino-insubre dei secoli VII, VIII.
«Lo scoscendimento che interrompe ad oriente il pianoro dove sorge la chiesa, segna e rimarca simbolicamente un distacco, che è il tema di questo componimento che ci parla del misterioso rapporto tra mondo degli uomini ed ultraterreno. Con tutta probabilità la chiesa è stata originariamente costruita in un luogo di sepoltura – afferma Giorgio De Cesare -. È chiaro il sentimento che voleva esprimere chi ha scelto questo luogo: si evoca una dolorosa separazione ma si vuole anche creare un punto di incontro tra noi e quel mondo superiore e spirituale. Siamo di fronte ad una singolare sintesi tra architettura ed ambiente che riesce a trasmettere dei significati e lo fa in modo che risultino comprensibili a tutti e per sempre».
«In area prealpina possiamo riconoscere chiese molto simili al San Nazaro di antichissima origine, che hanno avuto in principio la stessa funzione del nostro santuario e che, talvolta, hanno addirittura conservato la stessa dedicazione. Questi luoghi testimoniano l’affermarsi di una cultura strettamente legata alla fede cristiana e lasciano al tempo stesso trasparire la fine sensibilità delle popolazioni che ci hanno preceduto nei confronti dell’ambiente e della natura» conclude Chiara De Cesare.
 
Il programma completo degli eventi della festa prevede per venerdì 1 ottobre, alle ore 20.30 la celebrazione della Santa Messa nella Chiesa dei SS. Nazaro e Celso; per domenica 3 ottobre, sempre al San Nazaro, alle ore 11.00 Santa Messa solenne celebrata da Monsignor Erminio Villa, con la partecipazione del Coro Schola Cantorum, alle ore 12.00 risottata “piatto del buon ricordo” e “dolcetti del San Nazaro”,(gratuiti) alle ore 14.30 momenti di preghiera con i bambini dell’asilo e a seguire intrattenimento con giochi e con l’arrivo del Clown che farà divertire piccoli e grandi, alle ore 15.30 incanto dei canestri con accompagnamento del Corpo Musicale Santa Cecilia, alle ore 20.30 Santo Rosario, alle ore 21.00 aspettando i fuochi d’artificio “tagliata di salame con caldarroste e vin brulé”(gratuiti) con intrattenimento musicale a cura del Coro Ana-Cai Valbertina di Abbiate Guazzone, infine alle 21.30 spettacolo pirotecnico. Il 10 % del ricavato della festa verrà devoluto al Fondo di Solidarietà Diocesano.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Settembre 2010
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