Ex dipendenti e amici si mobilitano per Livingston

Un esempio? Il proprietario di un noto locale a Castelletto Ticino ha offerto lo spazio per una serata di autofinanziamento e promozione, in programma venerdì. Giovedì i lavoratori saranno davanti alla Regione

Per salvare la Livingston si mobilitano i dipendenti e le loro famiglie. Ma anche gli ex dipendenti e gli amici della compagnia aerea a rischio di fallimento si sono rimboccati le maniche per dare il loro contributo per salvare quello che è uno degli operatori storici del charter in Italia. Passati presìdi e le manifestazioni della settimana “calda”, la prima iniziativa lanciata è una cena di autofinanziamento che tenga alta l’attenzione sulla situazione: sarà ospitata venerdì 22 ottobre alla discoteca Gilda di Castelletto Ticino. «Il locale – spiega Gloria Bolognini, portavoce dei lavoratori Livingston – ha sempre ospitato le feste degli aeroportuali, così il proprietario ci ha offerto una mano, mettendo a disposizione lo spazio, ma anche la cena vera e propria». Insomma, alle spalle della compagnia c’è una vera e propria famiglia “allargata”, di cui fanno parte anche le persone che hanno poi cambiato lavoro. Katia Battistella, per esempio, per sei anni è stata assistente di volo e assistente di terra, oggi lavora in un’azienda di Besnate e sta pubblicizzando in prima persona l’evento di venerdì. «Ci stiamo prodigando un po’ tutti per dare il nostro contributo. Siamo sempre stati un gruppo molto unito, fin dai tempi della Lauda Air. Anche noi  ex dipendenti cerchiamo di dare il nostro contributo, abbiamo costituito un piccolo network a sostegno dei nostri ex colleghi».
 
La mobilitazione, come detto, è ormai quotidiana: la mattina di giovedì 21 ottobre i lavoratori saranno in piazza a Milano, davanti al Pirellone, sede della Regione Lombardia. Mentre venerdì si andrà avanti con la serata a Castelletto, con i dipendenti in divisa riuniti sotto lo slogan “I believe I can fly”.  «Abbiamo previsto un tavolo istituzionale con le autorità, alcuni dirigenti Sea, le voci che si sono dimostrate attente alla nostra vicenda» aggiunge la portavoce Gloria Bolognini. E saranno letti anche i messaggi di solidarietà giunti ai dipendenti Livingston. Che non si accontentano della cassa integrazione, ma sono convinti che si possa continuare a volare, anche in futuro.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Ottobre 2010
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