Rischio ingorgo alla Ex Malerba? Si ricontano le auto

La bretella Gasparotto Borri sarà realizzata grazie a un supermercato, che però porterà nuovo traffico. E' in corso uno studio per capire se il gioco vale la candela

Il comune sta facendo contare le auto che ogni giorno percorrono via Gasparotto e viale Borri. La nuova bretella stradale “mangiatraffico” che collegherà le due vie è uno dei punti qualificanti del programma della giunta Fontana. La pagherà in buona parte un supermercato che sarà costruito al posto della ex Malerba, oggi una fabbrica dismessa

Ma una volta realizzato, il supermarket attirerà comunque clienti automuniti e bisogna scongiurare il pericolo che la cura si riveli peggiore della malattia. Le ultime riunioni in comune e in regione hanno evidenziato proprio questo rischio ed è anche per questo che è stato chiesto all’assessore Binelli uno studio più approfondito sulla Gasparotto Borri e sul traffico che genererà in zona ex Malerba. Lo scorrimento sarà assicurato dalla costruzione di due rotonde, al posto del semaforo (nella foto sopra).

L’assessore ritiene che non vi sia alcun pericolo (la nuova bretella dovrebbe infatti alleggerire a sufficienza il comparto)  ma ha accettato di far eseguire un’analisi «origine destinazione» dei flussi di traffico. «Gli incaricati consegnano un tagliandino elettronico agli automobilisti e con un apparecchio seguono le vetture – spiega l’assessore all’urbanistica Fabio Binelli – lo fanno in alcune ore della giornata e finora gli automobilisti si sono dimostrati molto collaborativi».
I risultati si sapranno tra qualche settimana. Lo studio è a cura dell’immobiliare Ceresio, ovvero il privato che propone l’intervento ex Malerba. Ma in assessorato sono arrivati già alcuni dati parziali che confermano la bontà del tracciato proposto: «Solo il 19 per centro delle auto transita da viale Borri per attraversare la città, mentre tutti gli altri si fermano in quella zona, perché vi abitano o per lavoro o perché deve accedere a servizi: 4 macchine su 5 devono usare quel comparto e dunque non avrebbe senso pensare a una strada alternativa che arrivi alla fine di viale Borri, visto che la gran parte del traffico tornerebbe indietro alla ricerca dei servizi che offre la zona».
L’assessore fa riferimento alla controproposta che fece a suo tempo il comitato che lotta contro la bretella, formato dai residenti delle vie dove la strada passerebbe, e che trova l’appoggio del Pd e di Movimento Libero. Inoltre per la maggioranza e il sindaco il finanziamento del privato è un’occasione unica che potrebbe portare benefici per tutti.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Novembre 2010
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