Morto di freddo in centro, il Comune pagherà i funerali

Data e luogo delle esequie si sapranno solo dopo l'autopsia. L'assessore Gregorio Navarro commenta: "Le nostre strutture sono aperte e funzionanti, lavoriamo per evitare che il freddo diventi emergenza e provochi altre tragedie"

Il Comune di Varese si farà carico delle spese per le esequie di Mario Antonio Napolitano, il senza tetto morto di freddo nella notte tra sabato 18 e domenica 19 dicembre. Il provvedimento verrà sottoscritto in giunta, ma c’è già l’assenso di assessori e sindaco. Per la data dei funerali bisognerà aspettare il responso dell’autopsia sul cadavere dell’uomo: il funerale si terrà in ospedale oppure nella sede della mensa dei poveri di Biumo gestita dalle suore dell’Addolorata, che avevano “adottato” il 64enne.
 
A commentare la situazione in città è l’assessore ai Servizi Sociali Gregorio Navarro: «Le nostre strutture sono aperte e funzionanti – spiega –. Chi fa richiesta viene accolto, non mi risulta sia mai stato scartato nessuno. La vicenda di Napolitano è triste, ma è una persona che ha fatto una scelta particolare e l’ha portata fino alle estreme conseguenze. I servizi sociali lo conoscevano, avevano provato ad offrigli aiuto, ma lui si rifiutava di andare a dormire nei luoghi preposti». Luoghi che si limitano al centro gestito dal Comune in via Maspero, 32 letti a disposizione di chi ne fa richiesta, e qualche altro posto gestito da associazioni private (3 brandine dai frati della Brunella e poco altro), senza contare i posti “irregolari” in stazione, nell’androne dell’ospedale, in qualche casa abbandonata: «La situazione non è d’emergenza – spiega Navarro -. Ci sono le richieste tipiche di questo periodo dell’anno, richieste che variano da sera a sera, anche perché spesso sono persone che si spostano di città in città». L’assessore del Comune di Varese ammette di aver riflettuto sulla morte di Mario Antonio Napolitano: «Mi ha colpito, sono rimasto perplesso e addolorato – commenta -. In situazioni come questa ti chiedi se hai fatto tutto il possibile, se avresti potuto fare altro: in questo caso la risposta è serena ed è sì, non potevamo fare altro. Questo signore era ben conosciuto, era una sorta di mascotte del centro città, lo coccolavano tutti. Ha fatto una scelta estrema e purtroppo è finita male. Noi lavoriamo per evitare che il freddo diventi emergenza e provochi altre tragedie».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Dicembre 2010
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