Cimberio in crisi: con la quarta sconfitta monta la polemica

Varese-Biella 73-75. Una magia di Sosa a meno di 2" dalla fine decide il match di Masnago. Recalcati ammette gli errori ma manda nuove accuse agli arbitri: "Se la mia presenza danneggia la società, deciderò il da farsi"

Uno sciagurato finale di gara della Cimberio e uno show messo in piedi dal biellese Sosa costringono Varese al quarto ko consecutivo dopo una partita vinta in volata dai piemontesi, 73-75, con il canestro decisivo siglato a poco più di un secondo dalla fine e con l’ultimo tiro di Goss spento dal ferro. Ma la partita del PalaWhirlpool non si esaurisce alla sirena, anzi: il dopogara è al veleno dalle parti di Charlie Recalcati che non nasconde rabbia e preoccupazione e fa intendere che ancora una volta l’arbitraggio ha inciso sul risultato finale.
Iniziamo dalla parte tecnica, quella in cui Varese avrebbe potuto e dovuto chiudere la gara o nel terzo periodo (vantaggio oltre i 10 punti nel miglior momento di Slay) o intorno al 36’ quando le lunghezze di vantaggio biancorosse erano ancora 7. E invece una palla persa (infrazione di passi, uno dei fischi contestati) in contropiede di Goss, di gran lunga il migliore in campo per Varese, ha dato il là a una serie di errori fatali (tiri sbagliati, rimbalzi offensivi concessi a Biella, difese saltate) che hanno causato la sconfitta in volata. A Recalcati è mancato l’apporto di molte pedine, se è vero che oltre a un Goss a tratti straordinario e agli sprazzi di Kangur e Slay, in attacco sono mancati parecchi punti.
Ma come detto il tecnico ha sparato bordate in sala stampa, facendosi portatore anche della rabbia di Vescovi e dichiarando di voler «ripensare la mia presenza in panchina che dev’essere utile e costruttiva. Se invece danneggia la società farò le mie riflessioni in merito». Parole dure e difficili, a pochi giorni da quanto è accaduto al Forum; parole non campate per aria visto che nel finale sono arrivati fischi taglienti come pugnali (oltre al “passi” dubbissimo di Goss c’è stata l’amnistia per una difesa oltre il limite su una penetrazione di Rannikko). Al netto dei troppi errori di gestione e di conclusione commessi dai biancorossi e delle magie finali di Sosa, l’uomo decisivo sul parquet.
 
COLPO D’OCCHIO – Strette di mano, baci e auguri vari di buon anno la fanno da padrone a Masnago, disabituata ad accendere le luci alle 14 come invece avviene in questa occasione. Il pubblico non abbonda ma non manca e da Biella arriva un buon numero di persone. Prima del via un minuto di silenzio per l’alpino Matteo Miotto morto in Afghanistan il giorno di San Silvestro
 
PALLA A DUE – Non ci sono più Cotani e Antonelli sulla panchina Cimberio, passati rispettivamente a Torino e Cremona: Recalcati manda a referto undici uomini, con il giovane Lenotti. La notizia più importante è il recupero di Thomas, con cerotti a mano e ginocchio ma abile e arruolato seppur non in quintetto dove si inizia con Goss e Rannikko. Ospiti subito in campo con la coppia di rookie Sosa e Slaughter; resta in tribuna Minessi con un problema al ginocchio.
 
LA PARTITA – L’inizio è frizzante ma Varese produce subito palle perse in quantità industriale che aprono il contropiede dei rapidi Sosa e Viggano. Sul 10-6 ospite Recalcati ferma il gioco e inserisce Thomas e Righetti centrando l’immediato sorpasso anche grazie a uno spruzzo di zona. Sono due triple e una schiacciata di Kangur a dare benzina (16-13) mentre due canestri di Salyers fissano il primo parziale sul 18-15.
Un libero di Righetti e la tripla di Thomas convincono Cancellieri a chiamare timeout sul 22-15: il coach ospite trova uno Jurak positivo ma dall’altra parte si rivede una tripla a segno di Galanda e al 14’ comanda Varese 29-21. Chessa apre il fuoco dall’arco due volte e Biella torna a contatto mentre gli arbitri scontentano tutti, continuando a interrompere il gioco. Il giovane play biellese diventa l’eroe dei suoi con la terza bomba a segno quando la Cimberio smette di fare canestro e viene superata da un contropiede di Sosa (33-34). Varese si spaventa e negli ultimi 90” dà un colpo di coda con 8 punti di fila arginati solo da un centro allo scadere di Soragna: all’intervallo i biancorossi sono avanti 40-35.
L’Angelico annulla subito il distacco ma Goss (canestro, assist a Slay e due liberi) ristabilisce il +7. Un altro pallone del play scaricato a “Ron Ron” sulla linea del tiro pesante vale il 49-39 del 24’ e una nuova sospensione di Cancellieri che chiama la zona. Segna Viggiano, replica Slay che poi carica la Curva Nord dopo una bella difesa. Il pivot tocca quota 16 per il massimo vantaggio, con Cancellieri che si imbufalisce con Suton e lo toglie; tocca ancora a Chessa muovere l’attacco ospite mentre Sosa segna il -8. Recalcati è costretto a rimettere Goss ma Biella ormai è in scia con i biancorossi autori di un punto in 5’. Il periodo si chiude con i canestri di Fajardo e Jurak e con l’errore di Goss per il 58-52.
 
IL FINALE – Due belle cose di Goss (piazzato) e Viggano (schiacciata) aprono l’ultimo quarto, poi Sosa dall’arco firma il 60-58 dopo un “passi” non fischiato. Slay, stranamente, resta in panchina e Varese ringrazia il cielo quando il ferro dice no a Viggiano e Kangur appoggia in contropiede. Fajardo spara a salve, un contestato fallo offensivo di Jurak nega il canestro a Biella e finalmente lo spagnolo lascia il posto a Slay. Si segna poco, Suton stoppa Goss in entrata, non il gancio di Ron per il 66-58 del 36’. Viggiano con 4 punti rianima l’Angelico, la Cimberio si muove con i liberi di Rannikko (1) e Kangur che poi lascia il posto a Galanda (69-62). Qui c’è il “famoso” contropiede che Goss conclude con un terzo tempo in esitazione: per gli arbitri è “passi” e il possibile + 9 (probabilmente decisivo) si passa alla rimonta ospite comandata da Sosa. Biella è anche fortunata: sbaglia tre liberi con Salyers ma si ritrova un rimbalzo che vale a Sosa la tripla del 69-67 a 1’39” dalla fine. Rannikko penetra, viene abbattuto ma per gli arbitri va tutto bene, l’Angelico ha la palla del sorpasso e la sfrutta ancora con il giovane play dall’arco. Varese manda in lunetta gli ospiti che per tre volte fanno 1/2 ma con Suton trovano un altro rimbalzo d’attacco importante. Goss vola due volte a segno dalla parte opposta e a -9” pareggia nonostante il tentativo a mannaia di Viggiano, ignorato dai fischietti. Cancellieri chiede a Sosa il nuovo miracolo e lo ottiene in penetrazione da centro area. A Varese restano un timeout e 1”31 sul cronometro, Goss esce bene dal blocco e ci prova, il ferro dice no a lui e a tutto il popolo biancorosso. Sosa pensa bene di esultare sotto la curva Nord, scaldando animi già bollenti: chiederà scusa poco dopo tramite il general manager in sala stampa. Dove le parole di Recalcati cadono come colpi di maglio sul momento più difficile della stagione varesina.

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Pubblicato il 02 Gennaio 2011
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