Mucci decaduto, il consiglio comunale ne discute
Venerdì 7 gennaio, alle 21, l'assemblea civica prenderà atto della decadenza del sindaco, nominato direttore dell'ASL di Sondrio. La giunta di centrodestra andrà avanti
Questa sera il consiglio comunale di Gallarate discuterà dei provvedimenti da adottare dopo la decadenza del sindaco Nicola Mucci, nominato direttore generale dell’Asl di Sondrio, carica incompatibile con quella di sindaco. L’assemblea civica sarà chiamata a dichiarare decaduto il sidnaco e a ratificare il nuovo “governo” cittadino, predisposto da Mucci come suo ultimo atto amministrativo. Il vicesindaco – che per i mesi fino alle elezioni farà le funzione del sindaco – sarà Massimo Bossi, che si occuperà anche di urbanistica, di commercio e di istruzione, cumulando anche le funzioni in capo fino a dicembre a Paolo Caravati e al finiano dimissionario Luca Carabelli. La giunta opererà nel pieno delle sue funzioni: tra gli obbiettivi, anche l’adozione del Piano di Governo del Territorio, che definisce le scelte da fare per il futuro della città in materia di edilizia, viabilità, servizi e che sostituirà il Piano Regolatore.
Il consiglio dovrà assumere i provvedimenti necessari, ma sarà probabilmente anche occasione di animato confronto: l’opposizione di centrosinistra ha criticato pesantemente la posizione di Mucci, che inizialmente non aveva preso atto dell’incompatibilità, aspettando un parere legale sulla sua doppia carica di sindaco e amministratore sanitario. Le opposizioni in consiglio, Pd, Sinistra e Libertà e Lega hanno poi guardato con poco favore alla soluzione scelta dal centrodestra di proseguire nel governo della città anche senza la presenza del sindaco. Per proseguire l’esperienza, Massimo Bossi è stato nominato vicesindaco al posto di Paolo Caravati, che è diventato direttore di 3SG-Camelot al posto di Franco Liccati, sfiduciato nell’arco di pochi giorni dal sindaco. Anche questa ultima nomina da parte di Mucci è criticata dalle opposizioni, che la considerano illegittima in base alle norme vigenti. Sulla questione Cinzia Colombo (Sinistra e Libertà) e Marco Casillo (Pd) hanno presentato una richiesta di chiarimento a risposta immediata: il dibattito dunque si preannuncia acceso.
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