Pesca, lingua e lago: nuovi progetti per la scuola primaria

Progetto didattico multidisciplinare ideato e proposto dalle amministrazioni comunali di Cazzago Brabbia e Inarzo per la Scuola Primaria G. Pascoli

Non solo la nuova mensa per tutti cinque giorni su cinque. La scuola primaria di Cazzago e Inarzo “Giovanni Pascoli” punta sul territorio e sulla valorizzazione delle bellezze e delle tradizioni collegata al lago di Varese. Argomenti alla base di un progetto ideato e proposto dalle amministrazioni di Cazzago Brabbia e Inarzo e che vedrà i due comuni operare in sinergia con la direzione didattica, le maestre della scuola e tutte quelle personalità e associazioni da sempre attente a storia, cultura, tradizione e natura del territorio.
 
Tale iniziativa si intitola “La pesca, la lingua e i luoghi della tradizione” e vedrà la partecipazione di persone ed associazioni del territorio proprio per sottolineare la volontà di attivare un circolo virtuoso in cui le forze migliori dei nostri paesi si mettono al servizio dei bambini della nostra scuola, riannodando un filo, quella della tradizione, che lega inevitabilmente il nostro passato, presente e futuro.
 
Le varie fasi del progetto saranno dunque seguite dal pescatore Luigi Giorgetti (il “Negus”), dalla professoressa Rosella Orsenigo, dell’associazione Arteatro (Chicco e Betty  Colombo) e dell’Oasi Lipu di Inarzo.
 
Il progetto si propone di introdurre gli alunni della Scuola Primaria di Cazzago Brabbia e Inarzo alla conoscenza di quel vasto patrimonio di cultura e tradizioni che il territorio è in grado di offrire con un approccio stimolante, originale e multidisciplinare volto ad esaltare le peculiarità e le potenzialità di una zona, quella compresa tra Lago di Varese e Palude Brabbia, che rappresenta un luogo privilegiato in tutta la Provincia di Varese.
 
«Si tratta di un unicum, crediamo, in tutto il panorama provinciale perché la Scuola Primaria di Cazzago e Inarzo diventa il luogo privilegiato in cui i bambini possono ritrovare l’essenza stessa del territorio in cui vivono e riscoprire l’importanza di appartenere a una comunità con la sua identità e con il suo bagaglio di tradizioni e memorie. Una scuola, quindi, che non si limita a trasmettere soltanto nozioni,  – spiega il sindaco Massimo Nicora -: ma che vuole sviluppare una sensibilità ben specifica e condurre i bambini alla scoperta dell’anima più profonda e vera dei loro paesi. Scuola e amministrazione comunale, insomma, non sono più due realtà separate e unite soltanto da un contratto di servizio, ma diventano i due attori/promotori di un’iniziativa le cui finalità trascendono quelle del semplice insegnamento per trasformarsi in qualcosa di ancora più importante. Qui vogliamo stimolare i bambini a riscoprire il loro territorio in tutte le sue sfumature, cercando di trasmettere loro senso di appartenenza, rispetto e curiosità per un mondo che è il loro mondo. Non nozionismo quindi, ma scuola di vita nel senso letterale del termine. Perchè i bambini di oggi saranno coloro che, domani, avranno la responsabilità di amministrare (e amare) questo stesso territorio».
 
Il progetto si articolerà in quattro aree tematiche differenti unite da un unico filo conduttore nella direzione di un recupero delle proprie radici e di una rinnovata attenzione al territorio: la professione del pescatore; la lingua dei nostri nonni; il piacere della lettura; la natura.
 
A corollario del progetto principale le amministrazioni propongono inoltre due progetti integrativi altrettanto importanti che vanno ad affrontare due tematiche fondamentali per l’educazione dei nostri bambini: l’educazione stradale e la Costituzione Italiana, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Gennaio 2011
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