I rifiuti pericolosi “finiscono” in consiglio regionale

Due documenti presentati dal consigliere regionale Rienzo Azzi (Pdl) per sapere per quanto i rifiuti rimarranno a Saronno e una mozione già approvata perchè in futuro sia avvisato anche il comune

La questione dei rifiuti di Saronno finisce al consiglio regionale della Lombardia. Il consigliere regionale Rienzo Azzi (Pdl) ha infatti presentato un’interpellanza sui rifiuti pericolosi che sono stati stoccati nella città degli amaretti nei giorni scorsi nella ditta Solter, autorizzata al deposito di questo tipo di materiale.
Rifiuti provenienti dalla bonifica dell’ex polo chimico di Pioltello e che secondo il decreto del commissario governativo non dovrebbero stazionare in città per più di 21 giorni. La situazione ha già destato le lamentele del sindaco Luciano Porro. Con l’Interpella in Regione, Azzi ha chiesto all’assessore regionale «se ritiene che una “situazione di emergenza” come quella decretata dal Commissario Governativo, possa effettivamente trovare soluzione in 21 giorni; se, passati 21 giorni, i rifiuti saranno rimandati a Pioltello o destinati ad un altro sito e, nella seconda ipotesi, in quale città della Lombardia; quali piani sono stati previsti per lo smaltimento dei rifiuti e in quanti giorni, dopo il termine stabilito dal Commissario, lasceranno la SOLTER di Saronno; quali misure sono state approntate per garantire la salute dei cittadini».

Azzi ha presentato, nel pomeriggio di martedì, anche una mozione, poi approvata all’unanimità, che impone al commissario governativo di avvisare anche i comuni in caso di emergenze come quella di Saronno.
Il decreto del commissario governativo impone infatti che «per un periodo di 21 giorni, lo stoccaggio per un quantitativo massimo di 9.000 metri cubi di rifiuti pericolosi e non, confezionati in “big bags, con un flusso di rifiuti trasportati al giorno, da Pioltello a Saronno, pari a 1.200 metri cubi, fino al 27 febbraio – si legge nella mozione di Azzi -. Il Decreto è stato notificato a Regione Lombardia, alla Provincia di Varese, alla Soc. SOLTER Srl, ma non al Comune interessato; esiste un Piano comunale di Protezione Civile che deve tener conto anche di possibili emergenze derivanti dal trasporto e dallo stoccaggio di tali rifiuti pericolosi. Si invita la Giunta Regionale ad attivarsi, nei confronti del Ministero, affinché il Commissario Governativo, pur in situazioni d’emergenza come quelle stabilite dal decreto, debba dare informazione agli Enti locali direttamente coinvolti, sui provvedimenti e su eventuali loro variazioni e modifiche».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Marzo 2011
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