“Un’idea partita dai clienti”

Sul mutuo che sostuisce l'affitto all'anticipo: ecco i commenti dei protagonisti

In un mercato così stagnante come quello delle case, ogni idea è buona per farlo ripartire, e per togliere quegli intoppi che non fanno riaprire il circolo virtuoso delle compravendite.
E quella che hanno appena siglato l’ANCE (L’associazione nazionale dei costruttori) di Varese e BCC – Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate sembra essere una buona idea, almeno sulla carta:  un accordo tra banca e costruttori per evitare agli acquirenti di prime case – di solito coppie giovani, o stranieri che vengono a vivere in Italia con la famiglia – di dover raggranellare l’anticipo per poter accedere al mutuo.

Una idea che parte da un bisogno diffuso: «Cioè quello di possedere una abitazione di proprietà. – conferma Roberto Scazzosi, presidente della Bcc – E il bene casa è stato sempre centrale per la nostra banca: in passato, e penso agli anni del boom economico, l’allora Cassa Rurale concesse mutui con cui tante famiglie comprarono o si costruirono una casa; oggi, in una situazione radicalmente mutata e in presenza di difficoltà poste dalla crisi, ribadiamo con strumenti diversi, ma con il medesimo spirito il nostro impegno».

E’ quindi un prodotto che cerca innanzitutto di togliere le insicurezze ai potenziali clienti, così da convincerli a fare un passo economico importante. «Confidiamo che questa iniziativa – commenta Sergio Bresciani, presidente Ance Varese – contribuisca significativamente ad abbassare i timori della clientela che, attualmente preoccupata dalle incertezze economiche che mettono a rischio la stabilità dei posti di lavoro, non vuole avviare l’acquisto della prima casa».

La proposta è nata direttamete in banca, dalle richieste dei clienti: «Abbiamo lavorato a Merito Casa come è nel nostro stile -spiega il direttore generale della Bcc, Luca Barni-, intercettando un’esigenza sentita sul territorio e cercando una soluzione con chi opera nel settore. Il metodo che abbiamo seguito è quello sartoriale, dell’abito confezionato su misura: quando dal basso ci arriva una richiesta, cerchiamo un partner per contribuire a esaudirla, ognuno svolgendo al meglio la propria funzione, noi come banca, Ance come associazione di categoria».

Ma si è concretizzato attraverso la consulenza e la collaborazione dei costruttori, fortemente interessati a "sbloccare" l’empasse tra loro e i potenziali acquirenti di case: «Questo prodotto è stato costruito a quattro mani -conclude il direttore di Ance, Gianpietro Ghiringhelli-: la Banca e l’Associazione hanno messo a disposizione, fondendole, le proprie competenze e professionalità cercando di elaborare un prodotto assolutamente aperto, trasparente e garante di pari dignità tra Cliente e Imprese, minimizzando i rischi di entrambi».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Marzo 2011
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