“Caianiello parla per Bossi”. E Pignataro lo chiama “Bossiniello”

Il segretario del Pd torna sulla questione Amsc: "perchè sui giornali risponde un dipendente di Amsc e non il vicesindaco Massimo Bossi?"

«Possiamo chiamarlo Bossiniello?». Il segretario del Pd Giovanni Pignataro non usa mezzi termini per denunciare quella che ritiene «l’anomalia gallaratese». Tutto nasce dal documento contenente la richiesta di rinviare la scelta del partner privato per Amsc S.A. (nuova società per i rifiuti) dopo le elezioni. Documento – nota Pignataro – «firmato da 5 candidati sindaci su 6, indirizzato al vicesindaco facente funzioni Massimo Bossi».
«Perchè a questo documento non ha risposto Massimo Bossi? Perché invece è Caianiello a rispondere?» attacca il segretario del Pd riferendosi ad un intervento di Caianiello sulla Prealpina.
Il segretario del Pd parla di «anomalia gallaratese riassunta poi nella risposta in cui Caianiello si paragona a due parlamentari che per Pd e Lega svolgerebbero il suo stesso lavoro. Peccato che i due parlamentari siano stati eletti dal popolo, mentre Caianiello si è limitato ad indire un bando e a mandare un curriculum ritenuto adeguato da un cda da lui presieduto per avere un (altro) lavoro. 
Eppure ha risposto, come se fosse lui il candidato sindaco», con una scelta che secondo Pignataro , conferma «la sensazione che a Gallarate tutte le cose siano decise dal sig. Caianiello, dipendente di AMSC e presidente di altri numerosissimi cda della stessa galassia AMSC, indipendentemente da chi è formalmente candidato a sindaco o consigliere comunale».
E ancora Pignataro parla di gallaratesi «stanchi di modalità di gestione della cosa pubblica opache, verticistiche e inefficienti». «Consapevole di ciò Caianiello candida Bossi, come controfigura: possiamo chiamarlo Bossiniello? Se non possiamo Bossi dica a gran voce di non riconoscersi in Caianiello e nelle sue scelte di gestione, dica di volere rispondere lui agli altri candidati sindaci, dica che è improprio che un dipendente di AMSC sia anche l’unico deus ex machina del PDL a Gallarate. Altrimenti – conclude Pignataro – Bossi renderà evidente alla città di essere solo Bossiniello, il ‘massimo’ di Caianiello».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Aprile 2011
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