Dimissioni di massa da Uniti per Castellanza
Lidia Zaffaroni e altri 36 componenti della lista civica hanno deciso di non proseguire nella corsa per le prossime amministrative castellanzesi. Nella guerra interna al centrosinistra la spunta Palazzo che ottiene l'appoggio del Pd
Ancora un colpo di scena nella politica castellanzese: Giorgio Gandolini, Renato Radaelli e Lidia Zaffaroni annunciano in un comunicato stampa la fine del progetto Uniti per Castellanza, la formazione civica che avrebbe dovuto sostituire le due liste civiche Insieme per Castellanza e Castellanza democratica oltre ad unificare l’intero centrosinistra. Nulla di questo è avvenuto, anzi in queste settimane è successo di tutto e di più con una guerra interna silenziosa tra Michele Palazzo e il suo progetto "Io amo Castellanza", sostenuto dal Pd e il resto del centrosinistra insieme a Uniti per Castellanza. Alla fine l’ha spuntata Palazzo mentre la Zaffaroni e i suoi hanno deciso di gettare la spugna. Nel comunicato che segue vengono chiarite alcune delle motivazioni che hanno spinto i tre a fare un passo indietro.
Il 1° aprile abbiamo rassegnato le dimissioni da Uniti per Castellanza, unitamente ad altri 34 amici che come noi non si riconoscevano più in quel progetto. Ciononostante, in questi giorni abbiamo dato la nostra disponibilità a sostenere Flavio Castiglioni in una mediazione che non ha portato ad alcun risultato per le richieste di un Partito (il Partito Democratico, ndr). Per una questione di persone, non di programma, il progetto di unificazione del centrosinistra castellanzese non avrà seguito.
Riteniamo opportuno esplicitare i motivi e le situazioni che ci hanno condotto a questa decisione sia per chiarezza nei confronti dei cittadini che per evitare strumentalizzazioni e parzialità interpretative. Abbiamo aderito con entusiasmo al progetto di Uniti per Castellanza, vi abbiamo lavorato, nonostante le sempre crescenti difficoltà, per oltre un anno, ma oggi, con estrema amarezza, dobbiamo ammettere che il nostro desiderio di contribuire alla nascita di un nuovo modo di intendere l’amministrazione della Città, si è scontrato con le ormai consuete logiche di potere e pressioni di un Partito, svuotando il nostro progetto iniziale di qualsiasi novità e annullando in sostanza il concetto stesso di Lista Civica.
Lo spirito di servizio che ci ha spinto a impegnarci per la nostra Città sembra essersi ridotto ad un tristissimo gioco di poltrone, a cui non vogliamo assolutamente partecipare. Ci resta la soddisfazione di aver incontrato persone limpide, anche se poche, sinceramente mosse da un’idea di bene comune che ci appartiene, di aver visto lavorare persone diverse, magari sconosciute l’una all’altra, in armonia e con la sintonia che solo gli ideali riescono a coagulare.
Il nostro sogno di aggregare persone della società civile che vogliano liberamente e onestamente mettere a disposizione le proprie competenze, il proprio sapere, il proprio entusiasmo per una Castellanza nuova, nella convinzione che solo nell’attenzione al bene comune si possano risolvere i problemi dei singoli, è ancora vivo e pulsante e rappresenta la nostra sfida per il futuro.
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