Nuova società di Amsc, Buffoni chiede di fermare tutto
Sarà a metà privata e si occuperà dei rifiuti, "sgravando" Amsc spa: ma la scelta del privato è fissata il 13 maggio, due giorni prima delle elezioni. "Chi vincerà si troverà la decisione già fatta"
Il partner privato di Amsc Servizi Ambientali, nuova sigla della galassia Amsc, sarà scelto il 13 maggio. Il 13 maggio significa due giorni prima delle elezioni, con una fretta che non piace ad Andrea Buffoni, candidato sindaco di Unione Italiana. «Fermiamo il percorso e rinviamolo a dopo le elezioni» propone Buffoni, che chiede «un immediato incontro tra i candidati sindaci» per chiedere congiuntamente la sospensione dell’iter. «La data ultima – dice ancora l’avvocato Buffoni – per costituire la società, oltretutto, è stata spostata dalla legge dal 31 dicembre 2011 al 31 dicembre 2012». Quindi di tempo ce n’è in abbondanza per definire meglio il percorso della scelta del socio privato che entrerà al 48% nella nuova società.
Di quale società si parla? La legge stabilisce che il servizio di igiene urbana debba aprirsi obbligatoriamente ai privati: o mediante gara d’appalto o con la costituzione (appunto entro fine 2012) di una società mista pubblico-privato. Buffoni non contesta la nuova società (che rimarrebbe a maggioranza di capitale pubblico), quanto la fretta nel metterla in pista: «L’8 febbraio si nomina il responsabile del procedimento, che tra l’altro è un esterno, l’ex direttore Fornara che ora lavora come consulente. E il 21 febbraio il bando di gara è già pronto». Troppo poco tempo per redigerlo? Buffoni non lo dice, ma punta il dito anche su altri aspetti: la scelta potrà essere fatta anche se ci sarà un solo concorrente e sarà fatta con il criterio della "offerta economicamente più vantaggiosa", con margini di discrezionalità molto ampi.
Ma Buffoni solleva anche altri dubbi: «La quota del 48% per il privato, da chi è stata fissata?» E ancora: «La nuova società prenderà 1,2 milioni di euro l’anno per servizi di raccolta rifiuti e altro: ma i mezzi e il personale li mette Amsc con la cessione del ramo d’azienda, cosa fa il privato? Fa solo contabilità e gestione del personale? Per 1,2 milioni l’anno?».
C’è un ultimo grande interrogativo, infine, che Buffoni si pone: i mezzi e le attrezzature – che valgono milioni di euro – sarebbero di proprietà non di Amsc, ma di Amsc Impianti&Servizi, che finora non è coinvolta nell’operazione. E allora come potrà cedere parte del suo patrimonio? Senza contare che nella nuova società Amsc S.A. finirebbe anche la gestione della segnaletica stradale, che è un servizio di Impianti&Servizi che non c’era bisogno di trasferire ad una società mista pubblico-privato. L’operazione nel suo complesso ha un valore di milioni di Euro e consentirebbe di far entrare ingenti somme nelle casse di Amsc, dando un po’ di ossigeno alla società alle prese con perdite di esercizio ingenti.
«Noi non crediamo che ci sia dietro uno scandalo, nè vogliamo fare attacchi personalistici. Chiediamo solo chiarezza e tempi adatti, perché il sindaco che vincerà – chiunque sia – si ritroverà questa decisione già fatta sulla scrivania». Per questo si chiede l’impegno di tutti i candidati sindaco. E se Buffoni ricorda che proprio domani il Pd ha in programma una serata su Amsc, i finiani Carabelli e Liccati, alleati della Lega, hanno fatto di più: si sono presentati già stamattina da Unione Italiana e hanno dato il benestare della loro lista alla richiesta di rinvio della nuova società.
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