Piccoli comuni, grandi desideri
Manifesti e incontri nei grandi centri, ma quali sono i bisogni che i cittadini dei paesini chiedono ai candidati? Un giro sotto ai campanili a due settimane dal voto
A Cairate hanno il pallino dell’Ex Cartiera, dove anni fa venne ospitato un rave: che farne? A Cittiglio tiene banco l’impianto che produce il cemento, ma che brucerà i rifiuti per generare calore. Barasso? “Non c’è scuola e non c’è banca. E neppure l’Adsl”, titolava un articolo di Varesenews qualche giorno fa.
Siamo a due settimane dal voto e l’attenzione della stampa si concentra, come è ovvio, sulle mosse delle segreterie dei partiti schierate per l’ultima battaglia che si gioca a colpi di aperitivi, manifesti elettorali e incontri pubblici, come nei casi dei centri maggiori vedi Varese, Gallarate, Busto Arsizio. Ma altrove, nella provincia della provincia che cosa succede? Varesenews ha scelto di raccontare alcuni comuni minori per capire quali sino le diverse “realtà” percepite dai cittadini elettori. E, come previsto, si scoprono microcosmi legati al territorio e a priorità spesso comuni anche altrove, ma, in altri casi, originali.
Uno dei temi principali e comuni è quello legato al lavoro. La crisi si sente soprattutto nei centri di confine. Porto Ceresio, Lavena Ponte Tresa, Besano e i paesi della Valceresio che vanno al voto hanno come priorità il lavoro e i rischi che le tensioni politiche d’oltre confine portano anche rispetto alle risorse, vedi la minaccia di tagliare i ristorni dei frontalieri.
Un’altra costante nei bisogni dei piccoli è una questione da manuale: i giovani. La domanda a cui molti amministratori “ai margini” debbono dare risposta è: se non ci sono servizi per le famiglie giovani, chi abiterà in futuro i nostri paesi? Un refrain che si ripete nei centri anche microscopici, come il caso di Duno, in Valcuvia, 140 residenti dove, salvo uno spaccio per gli alimenti, manca anche un bar dove bere il caffè. Lo stesso vale anche per centri maggiori come Cadegliano Viconago ("mancano le poste") e a Cugliate Fabiasco ("Servizi, ambulatorio, parafarmacia")
Esistono anche temi un po’ più leggeri. A Brenta – non Milano – una delle richieste che stanno incendiando la campagna elettorale è quella dei parcheggi. Dopo le polemiche sull’uso dei simboli di partito di fianco alla chiesa del paese, nel piccolo centro che non arriva a 2.000 abitanti, in molti chiedono agli amministratori di provvedere.
E ancora Leggiuno, paese di acqua per via del lago, da cui si pesca ciò che esce dai rubinetti, è proprio la qualità dell’acqua che tiene banco tra le richieste dei cittadini. Già, Leggiuno, paese natale dove il campione Gigi Riva tirò i primi calci al pallone. Ma il calcio in queste elezioni c’entra: esiste un fil rouge che lega “Rombo di tuono” con un altro campione: Gianni Rivera. Per attirare gli elettori ad un incontro pubblico, infatti, i vertici di “Unione Italiana” di Caronno Pertusella hanno fatto carte false descrivendo il “golden boy” rossonero come “campione del mondo”. Non è proprio così, lo sappiamo, ma forse questa sparata serve da cartina tornasole per capire quanto queste elezioni siano sentite anche lontano dalle telecamere.
Altro? A voi i commenti.
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