I bar di Busto in campo per gli Amici di Sarajevo
Mercoledì allo stadio dell’Antoniana un torneo di calcio per beneficenza tra le squadre del Kandinsky, dell’Ovidius e dell’Amerikan. All’asta maglie autografate di giocatori di A e B
In campo per beneficenza allo stadio Antoniana di via Ca’ Bianca: mercoledì 25 maggio a partire dalle 20 va in scena il torneo di calcio organizzato dall’associazione Amici di Sarajevo e patrocinato dalla Città di Busto Arsizio. Sul rettangolo verde tre rappresentative di altrettanti locali cittadini: il “Kandinsky”, l’“Ovidius” e l’“Amerikan”. Un’occasione per divertirsi tra amici ma anche per raccogliere fondi a favore di una comunità di bambini di Sarajevo; nel corso della serata sarà possibile anche partecipare a un’asta benefica che metterà a disposizione del pubblico alcune maglie ufficiali autografate, offerte da calciatori di serie A e B e altri personaggi del mondo dello sport.
“A Sarajevo dal 1992 in poi tutto è cambiato – recita il comunicato dell’associazione Amici di Sarajevo – la guerra dei Balcani ha lasciato ferite molto profonde nella carne e nel cuore della popolazione ed ha reso i rapporti vicendevoli tremendamente molto difficili. Dal termine del conflitto, in forma del tutto volontaria senza appartenere ad alcuna associazione, ma come semplici cittadini di Busto Arsizio e dintorni, abbiamo preso a cuore la tragica situazione della città di Sarajevo e della sua gente, che ancora oggi, dopo 16 anni dal termine di uno dei più sanguinosi conflitti della storia moderna, sopravvive ad uno stato di totale degradazione e povertà. E’ per questo motivo che il nostro impegno è, e sarà, cercare di ridare speranza a tutti senza distinzione di religione o etnia. Grazie al contributo di persone generose e solidali, riusciamo a fare almeno due missioni all’anno per portare gli aiuti umanitari raccolti a famiglie, orfanotrofi, scuole e ospedali, sapendo che questo seppur modesto gesto contribuisce a ridare speranza e voglia di vivere a molti. Abbracciamo piccoli progetti per portare speranza a persone che della vita assaporano giornalmente solo il gusto più amaro.”
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