“Mucci fa campagna elettorale”. E la Lega alza le barricate in Regione
Il capogruppo del carroccio in Regione Stefano Galli annuncia una mozione di censura: "Dovrebbe pensare a svolgere il suo compito di direttore dell'Asl di Sondrio"
Lo scontro gallaratese tra Lega e PdL arriva anche in Regione: il gruppo consiliare della LegaNord al Pirellone intende presentare una mozione di censura verso l’ex sindaco di Gallarate, ora direttore dell’Asl di Sondrio. L’ha annunciato il capogruppo del Carroccio Stefano Galli: «Mucci è stato nominato direttore generale dell’ASL di Sondrio e dovrebbe pensare solamente a svolgere questo mandato nel migliore dei modi, invece di sprecare le proprie energie nell’ispirazione e nella conseguente presentazione della lista che a Gallarate porta il suo nome». L’ex sindaco, infatti, non può candidarsi direttamente alle elezioni, essendo l’incarico di supermanager pubblico incompatibile con qualsiasi carica elettiva comunale. Così ha preparato una lista che porta il suo nome e che schiera le persone più legate ai suoi 10 anni (anzi, 9 anni e mezzo) di governo cittadino: dagli ex socialisti al presidente del consiglio comunale uscente Donato Lozito, agli ex assessori senza patria come l’ex leghista Roberto Bongini.
Per Stefano Galli, però, la battaglia elettorale locale ha un valore più ampio, coinvolgendo nello scontro la maggioranza di centrodestra: «Ma Nicola Mucci si rende conto che attaccando la Lega Nord, combatte una parte della maggioranza che governa la Regione Lombardia, che ha la responsabilità politica e il coordinamento di tutte le ASL e quindi anche quella di cui il dott. Mucci è direttore? Il suo impegno politico contro la Lega è del tutto fuori luogo e in contrasto con il suo ruolo di Direttore Generale». Proprio per questo il capogruppo del Carroccio spiega che si prenderà il compito di «presentare una mozione di censura a Mucci». E accosta alla mozione contro Mucci, quella presentata dall’opposizione in Regione contro Pietrogino Pezzano, nominato all’ASL Milano 1 – la più grande d’Italia – e poi dimessosi. Pezzano era stato fotografato accanto ad esponenti della ‘ndrangheta in Lombardia e per questo l’opposizione chiedeva la revoca della nomina. Respinta una prima volta a gennaio per un solo voto, a marzo la mozione è stata ripresentata e approvata. E i leghisti sono sicuri che anche per Mucci si arriverà ad una rimozione: «sicuramente sortirà gli effetti già prodotti con la mozione inerente all’ex direttore Pezzano».
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