Confronto acceso, ma Guenzani ha pronta la giunta
Il sindaco avrebbe già la lista degli assessori, tra cui due donne. Ma la nascita della squadra è stata accompagnata dal confronto anche duro tra i partiti (e dentro al Pd)
Si è prolungato per qualche giorno il percorso per la nuova giunta Guenzani. A dispetto dell’ottimismo del sindaco (che giovedì scorso diceva: «siamo a buon punto»), la trattativa si è rivelata più complessa del previsto: non era facile trovare la soluzione alle esigenze delle diverse forze politiche. Ora però l’ingegnere avrebbe sul tavolo una lista già pronta e definitiva, da ufficializzare nel giro delle prossime ore, a pochi giorni dal primo consiglio comunale già fissato per venerdì 17 giugno.
Richieste e osservazioni sono state fatte più o meno esplicitamente, all’interno della maggioranza.
Ben poco è trapelato all’esterno dei malumori interni al Pd, dove la componente ex-DS (uscita dalle urne acciaccata) cercava una rappresentanza anche in giunta e non solo nelle file del consiglio comunale. Pare che questo sia stato uno dei nodi che ci si è ritrovati a sbrogliare dentro al partito e, di riflesso, in coalizione. Per il resto invece la coabitazione tra lista civica Città è Vita e Pd si annuncia equilibrata, tanto più che tra i nomi certi ci sono quelli indicati per due deleghe-chiave: il democratico Angelo Senaldi all’urbanistica (oltre che vice di Guenzani) e il "civico" Alberto Lovazzano al bilancio, custode delle casse del Comune. Agli equilibri trovati non guarda con grande favore l’IdV: i dipietristi hanno criticato ad ampio spettro i nomi usciti sui giornali, ivi compreso quello di Mario Aspesi (indicato come possibile presidente Amsc, è definito come un rappresentante della vecchia politica), e hanno chiesto l’assessorato alla sicurezza e polizia locale.
Di fronte alla formula Città è Vita e Pd con tre assessori a testa (data ormai quasi per certa) resta però un posto in squadra, che dovrebbe andare – visto l’esito elettorale – a Sinistra Ecologia e Libertà: di fronte al rincorrersi di voci e richieste sotterranee Cinzia Colombo, con un intervento trasparente sul suo blog, ha rivendicato nero su bianco la legittimità a partecipare al governo della città («Non lo poniamo come una pregiudiziale, come una richiesta di un posto. Pensiamo di potere essere una risorsa»), escludendo altre trattative "di posti" («Rifiutiamo invece le medagliette, le presidenze varie e gli incarichi che cercano di alleviare – verso di noi come verso la percezione esterna – l’eventuale nostra esclusione»). Tra le righe, si legge invece dell’interesse a «lavorare per realizzare davvero la partecipazione democratica». Sarà questa la delega affidata?
La consigliera comunale eletta da SEL nel post condiviso sul web fa notare anche che la sua entrata in giunta sarebbe importante per garantire una presenza femminile. E a tal proposito – di fronte ad una fase di trattative non esaltante – un dato positivo c’è: nella squadra di Guenzani potrebbe entrare non solo Cinzia Colombo, ma anche un’altra donna indicata come assessore ai servizi sociali. Si fa il nome di Margherita Silvestrini, dirigente d’azienda, del Pd. Due donne su sette non sarà la parità di genere come quella realizzata nella giunta Pisapia, ma è un passo avanti per Gallarate.
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